Itinerari di vacanza suggeriti dalla giornalista esperta nel settore dei viaggi e delle crociere, per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
Durante un viaggio, a volte ci si imbatte in punti di riferimento, monumenti e cartelli che indicano una delle sue estremità o il suo centro. Ma dove sono veramente?
Tutto dipende da cosa si sta prendendo in considerazione: il continente, le isole oltreoceano o l’Unione Europea. Un’indagine errante sui confini dell’Europa, da nord a sud e da ovest a est.
Sul versante settentrionale, la fine dell’Europa è evidente: Capo Nord norvegese, sull’isola di Magerøya, collegata al continente da un tunnel sottomarino. Estate dopo estate, migliaia di amanti dei viaggi on the road percorrono la lunga strada per raggiungere questo promontorio naturale ricoperto di scogliere che si tuffano a strapiombo nelle gelide acque dell’Artico. Impressionante!
La cosa divertente è che il “vero” Capo Nord non si trova lì, bensì 4 km a ovest, a Knivskjelodden, una lunga lingua di terra rocciosa.
Per arrivarci bisogna scendere dall’auto e percorrere una faticosa camminata di 9 km attraverso la tundra, segnalata qua e là da qualche ometto di pietra. Facile perdersi non appena cala la nebbia…

Se parliamo del punto più settentrionale d’Europa, considerando tutti i criteri, dobbiamo andare oltre, nell’arcipelago norvegese delle Svalbard, a metà strada tra Capo Nord e il Polo, a Longyearbyen.
Il suo nome, che significa “montagne appuntite”, evoca l’immensità selvaggia di queste isole solitarie ricoperte di ghiacciai e tagliate dai fiordi. La vita è dura a queste latitudini estreme, dove il sole tramonta il 30 settembre e sorge il 1° marzo!
Spesso intrappolata nella banchisa, Rossøya, l’isola più a nord di tutte, grande come un coriandolo, è praticamente inaccessibile.
Ma le crociere, il mezzo preferito per esplorare l’arcipelago, in genere costeggiano l’isola principale da nord-ovest per avvicinarsi alla parete di seracchi blu del fantastico ghiacciaio. L’opportunità di attraversare l’80° parallelo e di ricevere in omaggio un bicchierino di acquavite!
Torniamo al continente.
Poiché la Norvegia non fa parte dell’Unione Europea, il suo punto più settentrionale si trova in Finlandia. In Lapponia, più precisamente, nei pressi di Nuorgam, una frazione del comune di Utsjoki.
Un semplice cartello su una lastra di roccia conferma la latitudine di quel punto, proprio dove corre il confine norvegese: 70° 05′ (ben oltre il Circolo Polare Artico, che si trova a 66° 33′).



Alla fine del mondo, Nuorgam è solo un villaggio Sami, in estate, la luce del giorno regna ininterrottamente dal 16 maggio al 27 luglio. In inverno, nel bel mezzo del kaamos (notte polare), la gente viene ad osservare l’aurora boreale, che in questa zona è spesso intensa, quando il cielo è disposto ad aprirsi (in media un giorno su sette!).
Chiunque abbia camminato nell’Algarve giurerebbe che l’Europa finisce a Capo San Vincenzo, nell’estremo sud-ovest del Portogallo. Un luogo davvero molto suggestivo, descritto come sacro dagli autori antichi, che lo vedevano come la fine dell’intera Terra.
La strada arriva a un monastero e a un faro, magistralmente posizionati sulla cima di una penisola circondata da scogliere. A sinistra e a destra ruggisce l’oceano.


Strumenti di misura alla mano, la vera estremità occidentale dell’Europa continentale si trova più a nord, all’altezza di Lisbona, vicino a Sintra: a Cabo da Roca. Situata su una costa molto bella, ventosa e selvaggia, a 140 metri sopra l’Atlantico e le sue onde, la Pointe du Raz Portuguesa è contrassegnata da una colonna di pietra sormontata da una croce. Ancorate a un centinaio di chilometri dalle coste del Marocco, le Canarie, pur appartenendo alla placca continentale africana, fanno certamente parte del mondo europeo.
Delle sette isole principali, la più piccola (269 km² per 11.600 abitanti), El Hierro, è anche la più remota di tutte e quella situata più a sud.
Si tratta di un’isola suggestiva e scoscesa, formata da un vulcano il cui cratere è crollato sul lato nord, creando un semi-anfiteatro molto scenografico, completamente aperto sull’oceano. Dalle creste sommitali (che culminano a 1.500 m), il panorama è spettacolare!
Le scogliere, le foreste degli altopiani, gli alberi contorti e i campi di lava sono altrettanto impressionanti.