Il calabrese Luigi Sbarra ha da pochi mesi lasciato la guida della Cisl e adesso assume l’incarico di sottosegretario al Mezzogiorno, come “Indipendente”
Ad appena quattro giorni del referendum perso dalla Cgil (e dalla Uil), Giorgia Meloni umilia il leader del sindacato rosso Landini e con una mossa davvero clamorosa propone Luigi Sbarra, ex segretario della Cisl, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il sindacalista, che da poco ha passato la guida del sindacato cattolico vanta circa 4 milioni di iscritti e parla a un mondo, soprattutto quello dei pensionati e dei dipendenti pubblici, ben posizionato al centro, a Daniela Fumarola, si occuperà di sud, la delega lasciata a Palazzo Chigi da Raffaele Fitto dopo la nomina a vicepresidente della commissione europea, entrando tecnicamente come “indipendente” nella squadra di governo. La delega era stata mantenuta dalla presidente del Consiglio, quando Raffaele Fitto aveva lasciato il Governo e adesso questa mossa inaspettata.
Una nomina, quella voluta da Meloni, che, come su un tavolo di biliardo, spacca con un colpo solo la triplice, ammesso che esistesse ancora una unità sindacale. E che ridisegna totalmente la geografia dei sindacati in Italia dal dopoguerra a oggi.
Il feeling fra i due – Gigi e Giorgia – era noto e ha avuto anche punte di visibilità all’ultimo evento di Sbarra come segretario della Cisl alla presenza della premier tra mazzi di fiori, baci, abbracci e parole al miele.

Un’intesa che aveva fatto pensare a un futuro del sindacalista, una volta in pensione, proprio con Fratelli d’Italia. Si parlava di una sua candidatura come punto di riferimento di un’area centrista nel partito della premier, ma tutto ha avuto un’accelerazione con possibili nuovi scenari che adesso si potrebbero aprire.
Tra i primi a congratularsi per la nomina, il Presidente della Commissione Bilancio della Camera Giuseppe Mangialavori: “La nomina a sottosegretario con delega al Sud di Luigi Sbarra è una grande notizia per tutto il Meridione. Una figura che ha dimostrato di avere a cuore la crescita del Paese, guidando un sindacato nell’interesse dei lavoratori. Una scelta – conclude Mangialavori – che conferma ancora una volta la lungimiranza del governo Meloni, che punta sulla crescita del Sud scegliendo personalità con spiccate doti umane e capacità relazionali e politiche. I migliori auguri di buon lavoro a Luigi Sbarra”.
A congratularsi con Sbarra anche l’ex sottosegretario al Sud nel Governo Draghi, Dalila Nesci: “La sua nomina è una buona notizia per il Mezzogiorno e per l’Italia: con Luigi Sbarra, il governo apre ai moderati e riconosce il valore del dialogo, dell’esperienza e della competenza. Sbarra sarà certamente una voce autorevole del Sud, capace di rappresentare con serietà le istanze dei territori troppo spesso dimenticati. In un tempo in cui serve unire e non dividere, la sua presenza è una garanzia di impegno concreto per colmare i divari e costruire sviluppo vero, duraturo e inclusivo. Buon lavoro!”.