La durata della prova varia a seconda dell’indirizzo: 4 ore al liceo classico, 6 ore allo scientifico e 18 ore distribuite su tre giorni per l’artistico. Le tracce sono specifiche per ogni indirizzo e riguardano le materie caratterizzanti di ciascun indirizzo
Al via oggi la seconda prova dell’esame di maturità.
Al Liceo Classico, è stato proposto agli studenti un estratto dal Laelius de Amicitia di Cicerone, tratto dal capitolo 26, un’opera fondamentale della letteratura latina che affronta il tema dell’amicizia che non è basata sull’utilità, ma sulla virtù e sulla concordia di animi.
È un’opera scritta in forma di dialogo, presenta Cicerone che, attraverso le parole di Gaio Lelio, discute con i suoi generi, Gaio Fannio e Quinto Mucio Scevola, sull’importanza e la natura dell’amicizia, ricordando l’amico Scipione Emiliano.
Capitolo XXVI (97-100): nell’amicizia, come nella vita politica, la verità viene premiata. L’adulazione nuoce soprattutto a chi l’accoglie. Questi sono coloro che vivono solo nella parvenza di virtù e che accolgono discorsi adulatori come testimonianza dei loro meriti. Lelio cita le parole del soldato Trasone, personaggio dell’Eununchus di Terenzio.
Bisogna ammonire anche gli amici più seri, affinché stiano in guardia dalle adulazioni. Alcuni adulatori, infatti, si insinuano di nascosto, con furbizia, anche magari facendo finta di litigare. Cita una commedia di Cecilio Stazio, parole di una “stultissima persona” che è spesso presente nei lavori teatrali.
Al Liceo Scientifico la traccia è incentrata su due problemi che iniziano entrambi con una citazione. Il primo parte dalla frase di Cartesio: “La ragione non è nulla senza l’immaginazione”. Il secondo parte da una frase attribuita a Platone: “La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l’infinito”. Segue il classico studio di funzione. Le commistioni tra cultura umanistica e logico-matematica continuano anche nei quesiti, dove sono diversi i riferimenti del primo mondo che fanno da spunto a quesiti del secondo: dall’opera futurista del Boccioni riportata anche sulla moneta dei 20 centesimi a un testo di Cicerone che fa riferimento alle predizioni degli indovini (e quindi al calcolo probabilistico), passando per gli anagrammi da enigmistica della parola ‘studiare’.
Infine una chiusura con una citazione del matematico David Hilbert che non richiede alcun tipo di esercizio, una sorta di firma e manifesto programmatico della traccia: “La matematica non conosce razze o confini geografici; per la matematica, il mondo culturale è una singola nazione”.
Al Liceo Artistico, la prova per le discipline audiovisive e multimediali si concentra sul tema della “cura”. Il testo di riferimento è la celebre canzone “La cura” di Franco Battiato. Le immagini utilizzate includono opere di Picasso, Diego Rivera, Elliot Erwitt e fotografie di Sandro Scalia su Palermo.