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La CNL di Vibo Valentia denuncia l’inerzia sul degrado di Palazzo Gagliardi-De Riso e chiede l’intervento del Prefetto

palazzo de riso gagliardi transennato

&NewLine;<p><strong><em>Il Presidente del CNL di Vibo Valentia&colon; &&num;8220&semi;la CNL provinciale non accetterà passivamente una così grave disattenzione&&num;8221&semi;<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il centro storico di Vibo Valentia è vittima di un ulteriore scempio&comma; una nuova ferita profonda che si presenta all&&num;8217&semi;occhio dolente di chi ama questa città e la vede degradarsi nell&&num;8217&semi;incuria e nell&&num;8217&semi;indifferenza di chi avrebbe ruolo e compito istituzionale per preservarla&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La ferita aperta è lì a mostrarsi ben evidenziata da un &&num;8220&semi;vezzoso&&num;8221&semi; nastro rosso alternato a transenne&comma; il tutto utile non tanto per segnalare il pericolo che incombe per la caduta di calcinacci&comma; quanto per togliere da ogni responsabilità le istituzioni responsabili &&num;8211&semi; la Provincia proprietaria dello storico&comma; elegante palazzo ed il Comune che &&num;8211&semi; piaccia o non piaccia &&num;8211&semi; rimane il responsabile del decoro urbano e della sicurezza&comma; compiti dai quali non può esimersi con la scusa che il palazzo non è di sua proprietà&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Intanto&comma; piuttosto che fare qualcosa si assiste da qualche settimana allo scontro verbale&comma; attraverso la stampa tra l’ex Presidente della Vibo Sviluppo spa Pasquale Barbuto e il Presidente della Provincia Corrado L’Andolina in merito al degrado di uno dei palazzi storici di Vibo Valentia&comma; la prestigiosa dimora nobiliare Gagliardi-De Riso accuratamente transennata&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Si inserisce in questa diatriba il presidente del VNL&comma; Confederazione Nazionale del Lavoro&comma; Michele Catania&period;<br>&&num;8220&semi;Quello che abbiamo potuto constatare &&num;8211&semi; esordisce Catania &&num;8211&semi; è che il palazzo Gagliardi-De Riso è stato oggetto di un progetto di ristrutturazione e riqualificazione inserito&comma; per essere finanziato&comma; nei Patti Territoriali&&num;8221&semi;&period;<br>Quindi&comma; ricorda&colon; &&num;8220&semi;La società Vibo Sviluppo&comma; soggetto responsabile dei Patti&comma; ha suddiviso il finanziamento in tre lotti 1&rpar; Tetto 2&rpar; 1°piano<br>detto pure piano nobile 3&rpar; piano terra&comma; il tutto per un complessivo impegno di circa 2&comma;8 milioni di euro&period; Tali risorse&comma; sempre per dichiarazioni di Pasquale Barbuto&comma; sono disponibili e addirittura allocati presso una banca della Città sin dal 2019&comma; con il progetto già approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico&semi; sempre Barbuto riferisce che le somme di cui sopra&comma; fanno parte della &OpenCurlyDoubleQuote;rimodulazione del patto” e sono una quota parte di complessivi 6&period;5 milioni di euro per altri progetti già approvati i cui beneficiari sono i Comuni di Vibo Valentia e Briatico&&num;8221&semi;&period;<br>Michele Catania continua a ricostruire i fatti fin qui avvenuti&colon; &&num;8220&semi;Il Presidente L’Andolina replica non smentendo Barbuto&comma; ma affermando che queste somme ci sono ma non possono essere utilizzate perché la società è in liquidazione e&comma; da quanto abbiamo saputo&comma; in liquidazione volontaria decisa proprio dall’Ente Provincia&comma; in quanto socio di maggioranza della società&period; Ora non volendo fare processi sommari e senza entrare nei tecnicismi burocratici&comma; ci chiediamo come sia possibile tutto questo&colon; se il Ministero avesse avuto il diritto di richiedere la restituzione delle somme&comma; crediamo che questo sarebbe dovuto avvenire in tempi brevissimi e&comma; viceversa&comma; ci chiediamo&comma; come mai i Comuni interessati non hanno reclamato la prosecuzione degli investimenti considerato che la Società&comma; ad oggi&comma; non ha concluso l’iter della liquidazione&&num;8221&semi;&period;<br>Per meglio spiegarsi quanto sta accadendo&comma; il presidente del CNL di Vibo Valentia&comma; prende a prestito un esempio&colon; &&num;8220&semi;per tutti i&&num;8221&semi;Il Comune di Vibo Valentia che&comma; su circa 6mil e mezzo di fondi disponibili&comma; sarebbe beneficiario di circa 5 milioni di euro per la realizzazione del progetto del mercato rionale di Moderata Durant e per la riqualificazione dell’area archeologica complesso Valentianum &sol; S&period; Aloe&comma; eppure sembrerebbe poco interessato&comma; al netto delle formalità&comma; alla difesa di questi investimenti&&num;8221&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per arrivare alla triste conclusione&colon; &&num;8220&semi;È evidente che un territorio in continua ricerca di sostegni economici&comma; non possa permettersi di dover rinunciare a risorse già impegnate e destinate a progetti individuati come strategici per la comunità&&num;8221&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A puro titolo informativo&comma; questa redazione ricorda anni fa lo stesso Palazzo Gagliardi-De Riso fu destinatario di un finanziamento di 500mila euro da destinare al rifacimento del tetto&comma; deliberato dall&&num;8217&semi;allora assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri&comma; che aveva co risposta ad una sollecitazione fatta dalla Delegazione FAI dell&&num;8217&semi;epoca&comma; guidata da Teresa Saeli&comma; che in proposito aveva redatto una relazione che convinse quella giunta regionale a finanziare l&&num;8217&semi;intervento&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A questo punto&comma; Michele Catania avverte&colon; &&num;8220&semi;Per questo motivo la CNL provinciale non accetterà passivamente una così grave disattenzione e chiederemo l’intervento del Prefetto per chiarire una volta per tutte se esiste una possibilità&comma; fosse anche remota&comma; di utilizzare le risorse bloccate in banca da oltre dieci anni&excl;&&num;8221&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;

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