La provocazione lanciata da Confesercenti Vibo Valentia con la sua presidente Antonella Petracca, nel corso della riunione del tavolo tecnico comunale
Risvolti inattesi, frutto di un interrogativo provocatorio, nel corso della riunione tavolo tecnico permanente convocato dall’assessore alle attività produttive del Comune di Vibo Valentia, Stefano Soriano.
Un incontro che, comunque, potrebbe aver segnato un passo importante: l’assessore ha infatti accolto con disponibilità e concretezza la proposta della Confesercenti, condivisa all’unanimità dai presenti, introducendo nella prossima giunta la proposta di un “regime di salvaguardia”. Una misura che, fino all’approvazione del nuovo regolamento comunale sul commercio, sospenderà l’apertura di nuove attività commerciali, come già avviene in molte altre città italiane.
Una decisione, questa, che Confesercenti ha accolto con grande favore, interpretandola come un primo segnale concreto di una nuova volontà politica di ascolto, dialogo e costruzione condivisa di strategie a tutela del commercio di vicinato.
“Il piccolo esercente è presidio di identità, cultura, sostenibilità, qualità e sicurezza urbana – sottolineato la presidente di Confesercenti Vibo Valentia, Antonella Petracca – e rappresenta una delle colonne portanti dell’economia locale. Preservarlo non significa solo difendere posti di lavoro, ma anche mantenere viva la socialità e la vitalità delle nostre vie”.
A giudizio di Petracca, “Particolarmente sentita, in città, è la preoccupazione per due notizie che stanno generando forte allarme nel comparto commerciale del centro urbano:
• la possibile realizzazione sembrerebbe di un centro commerciale cinese nei locali dell’ex concessionaria Fiat in pieno centro;
• l’apertura di un’altra grande attività che sarebbe gestita da operatori cinesi nei pressi della chiesa del Rosario, nei locali di un ex ingrosso dismesso di recente.
“Tali ipotesi – è l’opinione dell’esponente di Confesercenti – rappresentano una minaccia concreta alla sopravvivenza del già fragile tessuto commerciale locale: piccoli esercenti, già in difficoltà per la crisi dei consumi e l’aumento dei costi, sarebbero spinti fuori dal mercato da una concorrenza sleale, fondata su prezzi irrisori, scarsa qualità, opacità sui materiali impiegati, mancato rispetto delle normative ambientali e sul lavoro, spesso con gravi violazioni in tema di sicurezza.
Confesercenti confida fiduciosa nella serietà dell’assessore Soriano e nella sua volontà di non sottrarsi al dovere di sostenere con determinazione il piccolo commercio, favorendo un confronto costante e costruttivo su temi cruciali come la competitività e la tutela del sistema produttivo locale.
“È il momento di scegliere da che parte stare – conclude la referente Petracca – se dalla parte di chi ogni giorno apre la serranda tra mille difficoltà per tenere viva la nostra città, o di chi arriva con capitali anonimi e logiche speculative, minacciando di spegnere per sempre le nostre vetrine e con esse l’anima dei nostri quartieri.”