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Gli italiani e la tecnologia al volante: il 53% sbaglia strada anche col navigatore

navigatore pixabay

Focus tecnologia: il 57% vorrebbe aumentare la dotazione della sua auto, molto apprezzate le soluzioni telematiche, anzitutto per la sicurezza

Il dato è sorprendente: più della metà degli italiani al volante (53%) ammette di sbagliare strada spesso o con una certa frequenza, e un ulteriore 7% dichiara di perdersi sempre, nonostante l’uso del navigatore.

Questa difficoltà nell’orientamento viene spiegata con la poca familiarità con il percorso, carenza di segnaletica o condizioni meteo avverse, ma solleva interrogativi sulla reale efficacia degli strumenti tecnologici che ormai sono a disposizione di chiunque si metta al volante.

Sono i dati che emergono dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, che ha analizzato il rapporto con le quattro ruote e la tecnologia alla guida.

In queste situazioni, gli approcci possono essere diversi. Quando ci si perde, il 37% preferisce chiedere indicazioni ai passanti, affidandosi al buon vecchio metodo del contatto umano. Una quota quasi uguale (36%) concede una seconda possibilità al navigatore, segno di una fiducia persistente nella tecnologia. Un 20%, infine, opta per il “fai da te”, cercando di ritrovare la strada autonomamente.

Nonostante le difficoltà di orientamento, il desiderio di tecnologia in auto è forte. Il 57% degli intervistati ritiene che la propria vettura non sia sufficientemente tecnologica e vorrebbe aumentarne la dotazione. Le priorità sono chiare: il 28% desidera sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, seguiti da vicino da connettività con lo smartphone (15%), comandi vocali (11%) e sistemi audio di qualità (7%). Questo indica come l’auto sia diventata non solo un mezzo di trasporto, ma anche uno spazio personale in cui si ascolta musica (65%), si effettuano chiamate in vivavoce (29%) e si riflette (20%).

La ricerca evidenzia un crescente interesse per le tecnologie telematiche, come la scatola nera, capaci di monitorare a distanza posizione e velocità, fornire supporto in caso di imprevisti e persino migliorare lo stile di guida. Tra i servizi più apprezzati spiccano i sistemi di rilevamento delle distrazioni al volante e la ricerca e recupero dell’auto in caso di furto, entrambi desiderati dal 43% degli intervistati. Seguono la rilevazione degli incidenti con invio dell’assistenza stradale (37%), l’allerta meteo (20%) e i servizi di telepedaggio inclusi nella polizza auto (16%).

Il principale beneficio atteso da queste tecnologie è una maggiore sicurezza e consapevolezza alla guida (48%). Non meno importante è la possibilità di risparmiare su consumi o polizza assicurativa (43%). La sensazione di tranquillità derivante dal monitoraggio continuo del veicolo (25%) e la possibilità di migliorare il proprio stile di guida (24%) completano il quadro dei vantaggi percepiti.

Insomma, gli italiani sembrano ancora alle prese con il “senso dell’orientamento” in auto, ma sono decisamente aperti e propensi ad abbracciare nuove tecnologie per rendere l’esperienza di guida più sicura, efficiente e personalizzata.

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