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Il 2 agosto della strage ancora “impunita” e i venti autoritari e dell’ingiustizia che soffiano sul mondo

bologna 2 agosto

&NewLine;<p><strong><em>Fino a quando non sarà fatta piena luce su quel decennio macabro e nero&comma; come anche sugli anni cosiddetti di piombo&comma; rossi solo del sangue innocente versato&comma; l’Italia non si salverà dalle sue colpe<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Franco Cimino<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ieri non è stato un giorno come gli altri&period; Non può esserlo&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Da 45 anni non lo è&period; Il 2 agosto del 1980&comma; mani fasciste&comma; sporche già di sangue storico e lorde del fango in cui si sono quotidianamente lavate&comma; hanno fatto esplodere nella sala d’attesa di &OpenCurlyDoubleQuote;seconda classe” della stazione di Bologna&comma; un ordigno potentissimo che l’ha completamente rasa al suolo&period; E tutto intorno ad essa il piazzale antistante&comma; i primi due binari con la linea ferrata completamente distrutti&period; Il fuoco ha fatto il resto&period; Bruciato ogni cosa&colon; sedie&comma; panchine&comma; altoparlanti&comma; tavoli&comma; cabine telefoniche&period; Soltanto&comma; quasi come punizione della storia e fermo monito per quella a venire&comma; é rimasto intatto il grande orologio rotondo che campeggiava all’esterno della sala&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’orologio è stato lasciato lì&period; Segna l’ora esatta dello scoppio devastante&period; Le 10&comma;25&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Come di tutte le stragi fasciste&comma; che hanno goduto di sostegni e coperture importanti&comma; in particolare di quella parte di organi deviati e corrotti dello Stato&comma; di questa strage non si conosce ancora la verità&period; Quella vera&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ventennali processi&comma; tra sentenze lacunose&comma; e indagini non tutte chiare e pulite&comma; informazioni anche giornalistiche parziali e contraddittorie&comma; dopo quasi mezzo secolo non sono serviti a fare totale chiarezza sulla strategia della tensione cosiddetta&period; Una strategia chiara&comma; dietro la quale si celava il disegno di sovvertire le istituzioni democratiche allo scopo di imporre un nuovo regime autoritario&comma; che avrebbe fatto buoni gemellaggi con quei paesi&comma; dalla Spagna al Portogallo&comma; dalla Grecia ad altre prossime&comma; che&comma; in sintonia con i regime fascisti del Sudamerica&comma; avrebbero voluto creare un’Europa &OpenCurlyDoubleQuote;nera&OpenCurlyDoubleQuote;&period; Sommatoria di piccoli Stati nazionalisti e autoritari&comma; che avrebbero contribuito a costruire un nuovo ordine mondiale&period; Quell’ordine che avrebbe in un solo colpo cancellato le grandi battaglie compiute da popoli e paesi democratici per la liberazione di quei popoli e di quei paesi devastati dalla guerra mondiale e dalla dittatura nazi-fasciata&comma; che l’ha imposta&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nuovo ordine mondiale fondato su un capitalismo becero e illiberale&comma; come oggi si usa dire&comma; fondato sul principio delle diseguaglianze&comma; nella dicotomica divisione tra pochi ricchi e gli altri tutti poveri&comma; a fare da servi e &OpenCurlyDoubleQuote;sottoproletariato” padroni&period; E dei loro servi sciocchi posti alla guida della macchina del potere politico&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per la potenza di fuoco impiegata in quella mattinata di caldo estivo&comma; è stata una vera fortuna che i morti siano stati solo 85 e i feriti 200&period; Una vera &OpenCurlyDoubleQuote;fortuna” considerare quei numeri&comma; che accresce disperazione e angoscia nel pensarla&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Eh sì&excl; Perché l’intento dei massacratori era quello di farne almeno il doppio&period; Ovvero&comma; ancora&comma; che certamente sarebbero stati in un numero incalcolabile se tempi e circostanze&comma; movimenti di persone e passaggi di treno super affollati&comma; fossero stati diversi&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ma quelle morti e quei feriti&comma; ammesso che uno solo di essi potesse essere valutato in qualche misura e modo&comma; pesano assai più di quei numeri&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Pesano sulla coscienza del Paese e sulla sua storia&period; Pesano sulla politica e sulle istituzioni&period; Pesano sul cammino della Democrazia italiana e sull’Europa&comma; nella quale il nostro Paese incede a passo lento e a cuore tormentato&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Fino a quando non sarà fatta piena luce su quel decennio macabro e nero più del carbone&comma; come anche sugli anni cosiddetti di piombo&comma; rossi solo del sangue innocente versato&comma; l’Italia non si salverà dalle sue colpe&comma; non soltanto storiche&period; E il suo futuro sarà sempre più costellato di insidie gravi sul terreno della Democrazia&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La preoccupazione&comma; la mia in particolare&comma; è che&comma; esaurita la spinta dei grandi ideali della Resistenza e anche del Sessantotto Buono&comma; scomparse le grandi figure che ne sono stati i garanti e gli educatori rigorosi&comma; indebolita progressivamente la coscienza sociale e politica dei cittadini&comma; allontanati i giovani dalle istituzioni e dall’impegno politico&comma; impostasi una nuova classe dirigente debole sul piano culturale e su quello della sensibilità democratica&comma; il vento autoritario e antidemocratico che soffia già in Europa da tempo e in America da duecento giorni&comma; diventerà un uragano devastante&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sulla Democrazia&period; Sulle Costituzioni democratiche&period; Sui diritti umani&period; Sulla Giustizia&period; E sul Diritto internazionale&comma; che ne garantisce l’applicazione laddove la Politica e le istituzioni governative lo violino&period; E la pubblica opinione non lo difendesse&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Un uragano mai visto in natura&comma; che cancellerebbe definitivamente la Pace anche come parola&comma; dall’intero pianeta&comma; al suo posto imponendo la tribale legge del più forte&period; Di quanti&comma; cioè&comma; al posto della ragione hanno i muscoli&comma; al posto dei granai i depositi di armi&comma; al posto della sensibilità la prepotenza&period; Al posto del cuore i forzieri strapieni di soldi&period; Nelle tasche&comma; i portafogli gonfi di egoismo e di cattiveria&period; Negli occhi tutta la loro bruttezza e quella da loro creata&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E nelle mani il sangue dei bambini uccisi&period; Con le armi e le bombe&period; E dalla fame&period;<&sol;p>&NewLine;

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