Dopo i giorni dell’abbattimento, arriva ora l’iniziativa dell’assessorato all’Ambiente che ha fatto richiesta per il riconoscimento di sei esemplari presenti in città
Siamo alla pirotecnica metamorfosi di una città, Vibo Valentia, che, dopo essersi tristemente trasformata negli ultimi mesi – tra mille polemiche, denunce e ricorsi al Tar – nel luogo dove si abbattono gli alberi, diventa quella in cui addirittura ci si appella al competente ministero per chiedere il riconoscimento di “alberi monumentali” per sei esemplari presenti in città.
Un’improvvisa – sebbene provvida – inversione di tendenza che vede protagonista l’assessore comunale all’Ambiente, Marco Miceli, che ha fatto sapere che è stato completato il censimento di alcune specie arboree di particolare rilevanza storica, paesaggistica e naturalistica, ritenute idonee a ottenere lo status di alberi monumentali secondo i criteri stabiliti dal Ministero.
I sei esemplari individuati – due cedri, un’araucaria e una thuja presenti nella suggestiva villa comunale da qualche anno intitolata al capitano Cremona, una roverella nella villa Gagliardi e un pino domestico in cima alla scalinata Versace – sono stati accuratamente analizzati e inseriti nelle schede ufficiali di identificazione già inviate agli uffici competenti della Regione Calabria.

L’obiettivo – nelle apprezzabili intenzioni dell’assessore Miceli – è quello di ottenere la registrazione nell’AMI (elenco degli Alberi Monumentali d’Italia), così da consentire al Comune e ai cittadini di beneficiare delle tutele ambientali, normative e dei vantaggi connessi, promuovendo al contempo la valorizzazione del verde urbano e della memoria storica del territorio. Aspetto di non poco conto, tra i vantaggi vi è la possibilità di accedere a finanziamenti per l’implementazione del patrimonio arboreo e relativa manutenzione, aspetto consolatorio, quest’ultimo, nella speranza che la città possa essere di nuovo alberata riportando al significato originale certi viali ai quali attualmente è rimasto solo il nome con cui abitualmente si identificano le vie alberate… ma non a Vibo Valentia (vedi lo spoglio viale Affaccio, giusto per fare un esempio, senza dimenticare il vuoto che impera in piazza Martiri d’Ungheria, la piazza del Municipio!).
“Questi esemplari – spiega l’assessore Miceli riferendosi ai 6 alberi che si vuole siano riconosciuti come “monumentali” – rappresentano un patrimonio arboreo di notevole valore storico, paesaggistico e ambientale, che il Comune intende tutelare e valorizzare, affinché possa godere delle tutele normative e dei benefici ambientali previsti. L’obiettivo complessivo dell’iniziativa è quello di promuovere un’urbanistica ecocompatibile, rafforzare il legame tra cittadini e ambiente e migliorare la qualità ecologica degli spazi comuni”.

“Così facendo, come amministrazione – conclude Miceli con una frase autoassolutoria – rinnoviamo il nostro impegno verso la sostenibilità ambientale”.
Non è mai troppo tardi… si dovrebbe dire: affinché non siano più abbattuti alberi in città!