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Zambrone accende i riflettori sulla XVIII edizione del Tamburello Festival

&NewLine;<p>Appuntamento cconsolidato negli anni all&&num;8217&semi;insegna di musica&comma; identità e poesia del Sud<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il prossimo 18 agosto alle ore 19&colon;45&comma; nel cuore del borgo di Zambrone&comma; andrà in scena la XVIII edizione del Tamburello Festival&comma; manifestazione simbolo della cultura popolare calabrese&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dopo il rinvio forzato dello scorso anno a causa del maltempo&comma; il festival torna con rinnovato entusiasmo grazie al lavoro dell’associazione Centro Studi Umanistici e Scientifici Aramoni&comma; al sostegno del Comune di Zambrone e del GAL Terre Vibonesi&period;Il titolo di quest’anno – &OpenCurlyDoubleQuote;2025&colon; Tamburelli a Zambrone” – richiama non solo lo strumento protagonista del festival&comma; ma un’intera visione del mondo&comma; radicata nella memoria collettiva e nelle vibrazioni del corpo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A descrivere magistralmente questo spirito è la docente e scrittrice Olga L’Andolina&comma; originaria di Zambrone&comma; che apre il festival con un’introduzione letteraria che ne coglie l’essenza più profonda&colon;«Esiste un &OpenCurlyDoubleQuote;luogo” in cui il tempo è scandito dal ritmo impetuoso dei tamburelli e lo spazio&comma; senza limiti e restrizioni&comma; si riempie con le forme fluttuanti e irregolari del Sonu a ballu… Esiste un luogo in cui la musica e il movimento si incontrano in una configurazione perfetta e là&comma; si potrà sentire il piacere di penetrare nei segreti dell’anima di un popolo&comma; di abbandonarsi alla bellezza di una terra incantevole e misteriosa&&num;8230&semi;»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;08&sol;IMG-20250814-WA0029-819x1024&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-41735"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«Sonu a ballu non è semplicemente un ballo popolare&period; È uno stato d’animo antico ed eterno che racconta ciò che del Sud non può esprimersi a parole&period;»Un festival tra musica&comma; danza e identitàL’apertura ufficiale sarà affidata&comma; come da tradizione&comma; alla rappresentazione dell’eterno ballo d’amore fra Mata e Grifone&comma; figura simbolica dell’incontro tra culture e radici profonde&period;Seguirà lo spettacolo per bambini a cura della Compagnia Joculares&comma; che porterà in piazza magia&comma; stupore e comicità&period;Il cuore della manifestazione è però la musica&comma; con un programma che intreccia passato&comma; presente e innovazione&colon; Fanfara Fiorita&comma; la storica &OpenCurlyDoubleQuote;banda pilusa” del Poro&comma; riporta in vita la memoria del celebre Ciccu u Pipitaru&comma; grazie ai suoi eredi e ad Alessandro Barletta&period;Gli Joniccà ci guideranno tra suonate da ballo&comma; serenate e canti antichi delle comunità joniche&period;Gran finale con i travolgenti Giamberiani di Andrea e Alessio Bressi&comma; che porteranno sul palco un&&num;8217&semi;esplosione di ritmo&comma; ironia e passione&period;Sapori e memoria&colon; la Sagra AramoneseAccanto alla musica&comma; torna anche l’attesissima Sagra Aramonese&comma; con piatti tipici e dolci della tradizione calabrese&comma; espressione autentica di un patrimonio gastronomico che si rinnova di generazione in generazione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Lungo le vie del paese&comma; la mostra &OpenCurlyDoubleQuote;Galleria d’Arti e Mille Sapori” offrirà uno spazio espositivo dedicato all’artigianato&comma; ai prodotti locali e a preziosi scatti d’epoca&comma; in un suggestivo viaggio nella memoria collettiva&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«Il Tamburello Festival non è solo un evento&comma; ma un atto d’amore verso la nostra terra e le sue radici&period; È un rituale laico&comma; una celebrazione della cultura popolare e del suo linguaggio universale&colon; la musica» – afferma con orgoglio Anna Collia&comma; presidente dell’associazione Aramoni&period;<&sol;p>&NewLine;

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