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La Guardia di Finanza scopre stabilimenti balneari abusivi lungo la Costa degli Dei, ma i titolari avrebbero le licenze

Accertata una presunta occupazione abusiva di circa 5.000 mq, sottoposta a vincolo paesaggistico, sequestrati 200 lettini, oltre 150 ombrelloni e svariate attrezzature da balneazione

I finanzieri del Comando Provinciale e del Reparto Operativo Aeronavale – di Vibo Valentia, con l’ausilio di tecnici del Comune di Ricadi, hanno effettuato diverse operazioni di controllo sul corretto utilizzo del demanio marittimo, lungo una delle località più suggestive della “Costa degli Dei”, precisamente in località Baia di Riaci, qui hanno accertato l’occupazione abusiva di un’estesa area demaniale marittima di circa 5.000 mq, sottoposta a vincolo paesaggistico, dove erano stati realizzati degli stabilimenti balneari privi di qualsiasi autorizzazione.

All’interno dell’area erano presenti anche dei fabbricati ancorati al suolo, un furgone adibito a bar e altri mezzi utilizzati come depositi, nonché varie attrezzature balneari.

L’intera superficie è stata sottoposta a sequestro, insieme a quasi 200 lettini, oltre 150 ombrelloni e svariate attrezzature da balneazione, collocati sull’arenile.

Le aree oggetto di contestazione sono state immediatamente liberate dagli arredi balneari illecitamente collocati, per consentire la regolare fruizione da parte della collettività; inoltre sono stati apposti i dovuti sigilli al bar e ai fabbricati riconducibili agli stabilimenti.

Contestualmente sono stati avviati degli accertamenti di polizia economico-finanziaria finalizzati a chiarire la corretta posizione fiscale dei tre stabilimenti interessati e dei relativi dipendenti. Ad oggi risultano già diversi lavoratori completamente in nero.

Inoltre, è stato scoperto un “parcheggio abusivo” ricavato da parte dell’area sequestrata e da un terreno privato limitrofo, cui gli utenti potevano accedere mediante il pagamento di un corrispettivo.

Immediata la risposta dei responsabili dello stabilimento balneare: “abbiamo delle regolari licenze, che riguardano sia il noleggio degli ombrelloni e articoli ricreativi per il mare (itinerante e sul posto al momento) cod Ateco 77.21.09 , sia per la vendita mediante food truck  mediante furgoncino adibito a bar (licenza rilasciata dal Comune di Tropea)  per questo fatto se mai le autorità in questione ci dovrebbero contestare solo la sanzione amministrativa per la sosta più dell orario consentito e non per assenza di titoli autorizzativi”.

“Abbiamo i documenti che testimoniano che i terreni in cui erano presenti le attrezzature per svolgere le attività sopra citate si trovano in aree private, con cause di usucapione in corso da anni. Per quanto concerne il nostro parcheggio, lo stesso era compreso nel complessivo del noleggio di un ombrellone che quasi tutti venivano istallati al momento dai nostri operatori gratuitamente.

Vogliamo precisare inoltre che nel mese di maggio dell’anno corrente, il Comando dei Carabinieri di Tropea con Polizia Locale e Guardia Costiera avevano già avviato il sequestro con le medesime violazioni. Tuttavia successivamente il Giudice ha disposto il dissequestro e l’archiviazione del procedimento”.

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