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Sin di Crotone: la giustizia avanza, i camion partono, la Calabria respira futuro

&NewLine;<p><strong><em>Da domani parleranno i fatti&colon; i camion che partono&comma; la terra che respira&period; A Crotone il cielo e il mare saranno sempre più blu&comma; e la vita terrena&comma; finalmente&comma; più sana<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Emilio Errigo&ast;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>C’è una linea sottile in cui la Calabria si specchia&period; È quella che divide e unisce&comma; insieme&comma; il cielo e il mare di Crotone&period; Blu su blu&comma; come in un quadro che si ostina a vivere nella realtà e non sulla tela&period; Ma sotto quel blu&comma; a terra e a mare&comma; da troppo tempo&comma; si nasconde un veleno che corrode la terra e i fondali marini&period; È la memoria lunga di un’eredità industriale tossica&comma; che da venticinque anni offende la vita&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Oggi&comma; finalmente&comma; qualcosa si muove&period; Eppure&comma; mentre la giustizia amministrativa si esprime&comma; mentre il TAR di Catanzaro pronuncia la sua sentenza&comma; mi trovo nella necessità di fare un distinguo tra il rispetto assoluto per i giudici e la loro sentenza&comma; la fedeltà alle Istituzioni&comma; ma al tempo stesso la ferma convinzione di aver agito in diritto&comma; con l’ausilio di autorevoli giuristi e docenti&comma; in circostanze che non ammettevano rinvii&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Perché la giustizia – in tutti i suoi tre gradi – ha i suoi tempi&comma; e la sua forza è proprio questa&colon; non piegarsi all’impazienza del momento&comma; ma arrivare a tempo debito e a condizioni precise&period; È un treno che passa in orario secondo l’orologio del diritto&comma; non sempre secondo l’orologio della vita quotidiana&period; Ma ci sono frangenti in cui i minuti valgono più delle ore&comma; in cui la comunità chiede decisioni&period; E allora tocca scegliere se restare fermi o correre a spegnere l’incendio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La metafora della casa che brucia resta&comma; per me&comma; la più chiara&period; Nessuno&comma; vedendo le fiamme&comma; si fermerebbe a organizzare un convegno per stabilire a chi spetti l’onore di impugnare il secchio&period; Si corre&period; Si getta acqua&period; Si salvano vite&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Così a Crotone&colon; il sito industriale avvelenato non è un’astrazione&comma; ma un pericolo vivo&comma; che cresce con le piogge&comma; che si infiltra nelle falde&comma; che può trasformarsi in un’onda nera capace di travolgere salute ed economia&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La sentenza dei giudici amministrativi mette in luce contraddizioni e difetti istruttori&comma; segnalando che certi poteri non possono sovrapporsi&comma; che alcune prescrizioni spettano ad autorità precise&period; E io rispetto&comma; con immensa gratitudine&comma; questa funzione di equilibrio&period; Eppure&comma; resto intimamente convinto che il mandato di Commissario straordinario si debba tradurre in un potere-dovere operativo&comma; deducibile dall’interpretazione del decreto di nomina del Governo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nonostante la complessità giuridica&comma; i fatti parlano&period; La notizia positiva è che&comma; dopo un quarto di secolo di stallo&comma; i rifiuti cominciano a lasciare Crotone&period; Fino a oggi&comma; cinquantotto camion&comma; carichi di oltre 1560 tonnellate di scorie&comma; hanno imboccato la strada verso siti di smaltimento fuori dal territorio della Calabria&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-gallery has-nested-images columns-default is-cropped wp-block-gallery-1 is-layout-flex wp-block-gallery-is-layout-flex">&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"42354" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;08&sol;002-1024x536&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-42354"&sol;><&sol;figure>&NewLine;<&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È la prova che l’immobilismo non è l’unico destino possibile&comma; che le istituzioni – quando agiscono in modo cooperante tra di loro e con i privati interessati – possono far partire ciò che sembrava incatenato&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È un’immagine che vale più di mille carte bollate&colon; camion che si muovono&comma; strade che finalmente portano via parte di quel peso&period; Dopo venticinque anni&comma; il primo segnale di liberazione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Certo&comma; resta una domanda che brucia&period; Come può accadere che rifiuti pericolosi della stessa specie&comma; provenienti da ogni parte d’Italia&comma; possano approdare nella discarica cittadina&comma; mentre quelli del SIN di Crotone ne sono esclusi&quest; È come se un ospedale accettasse malati da tutta la penisola&comma; ma lasciasse fuori&comma; in sala d’attesa&comma; i suoi stessi cittadini&period; È un paradosso che richiederà risposte&comma; e che dovrà essere affrontato nelle sedi opportune&comma; con coraggio e trasparenza&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;08&sol;001-3-1024x847&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-42355"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nel frattempo&comma; registro con grande compiacimento le iniziative legislative regionali che cercano di sciogliere almeno una parte dei nodi accumulati&period; È un segnale importante&colon; la politica che non si limita a proclamare&comma; ma prova a intervenire&period; Non basterà da sola&comma; certo&comma; ma è un passo nella giusta direzione&comma; un tassello che può aiutare a costruire la cornice di legalità e operatività entro cui la bonifica deve finalmente compiersi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Mentre Eni Rewind lavora all’individuazione di nuovi siti di smaltimento&comma; anche all’estero&comma; e mentre il Ministero della Cultura e il MASE affidano a questo Commissario straordinario anche la bonifica delle aree archeologiche di Antica Kroton&comma; io penso a quell’orizzonte blu calabrese che da ragazzo guardavo con la sensazione che fosse infinito&period; Penso a una città che ha pagato prezzi altissimi all’industrializzazione senza regole&comma; e che ora chiede solo di poter respirare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La sentenza ammonisce&colon; legalità e procedure non sono ostacoli&comma; sono garanzie&period; Ma io ribadisco la mia buona fede&comma; la disciplina e l’onore con cui ho interpretato sempre il mio lavoro &lpar;qualunque esso fosse&rpar;&period; Non per ambizione personale&comma; ma per l’esclusivo bene comune&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E allora&comma; se pure oggi si discute di norme e competenze&comma; domani parleranno i fatti&colon; i camion che partono&comma; la terra che respira&period; A Crotone il cielo e il mare saranno sempre più blu&comma; e la vita terrena&comma; finalmente&comma; più sana&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&ast;<em> Il Generale Emilio Errigo <&sol;em>a<em>ttualmente ricopre il ruolo di Commissario Straordinario di Governo per la bonifica del SIN Crotone-Cassano e Cerchiara di Calabria&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;

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