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Nell’America violenta è morta la gioventù

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&NewLine;<p> Questa è l’America che&comma; con durezza crescente&comma; abbraccia la cultura della morte come naturale conseguenza della violenza&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Franco Cimino<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nell’America violenta&comma; nella terra inaridita dei suoi frutti migliori — quelli del progresso e della libertà — nella nazione che fin dalla sua nascita ha superato il concetto tradizionale di &OpenCurlyDoubleQuote;nazione” come ambito istituzionale e territoriale chiuso&comma; e che ha fatto dell’unione tra Stati diversi e autonomi&comma; e di popoli diversi al loro interno&comma; una realtà plurale aperta agli altri popoli che si nutrono di valori universali&comma; in quest’America è morta la gioventù&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È morta anche la bellezza che essa rappresenta&comma; in quanto incarnazione della naturale fecondazione dei valori più alti della convivenza civile&colon; libertà&comma; democrazia&comma; pace&comma; vita&period; Valori oggi calpestati&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’altro ieri&comma; due giovani imbevuti di ideologie violente — ideologie fondate sull’intolleranza e sulla negazione dell’altrui pensiero e diritto alla vita — si sono dati la morte&comma; nello stesso momento&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Entrambi avevano poco più di vent’anni&period; Un giovane della destra più fanatica&comma; propagandista di una cultura parafascista&comma; è stato ucciso con precisione chirurgica da un coetaneo&comma; accecato da una folle e distorta idea di antifascismo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Chi ha sparato&comma; da un fucile di precisione appostato a cento metri di distanza dal palco dove era seduto il giovane &OpenCurlyDoubleQuote;fascista” dichiarato&comma; sapeva bene che stava condannando a morte non solo lui&comma; ma anche se stesso&period; Il ventenne che ha compiuto quell’atto&comma; consapevole della reazione che avrebbe scatenato&comma; ha imposto la propria morte a quella dell’altro&period; Non poteva non sapere che non sarebbe mai potuto uscire indenne da quell’azione&period; Né libero&period; Né&comma; in senso pieno&comma; vivo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non in quest’America&comma; che sempre più interpreta il diritto secondo la logica della forza e della vendetta&comma; e che nella punizione cerca l’afflizione più grande&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questa è l’America che&comma; con durezza crescente&comma; abbraccia la cultura della morte come naturale conseguenza della violenza&period; Un’America dove il potere politico si alimenta e si ravviva proprio nella violenza&comma; e che vede un Presidente progressivamente accentratore&comma; intento a smantellare i livelli istituzionali e i contrappesi che limitano il potere del capo dello Stato e ne orientano il cammino all’interno della sicura strada della bella Costituzione di quel paese&comma; guida del mondo occidentale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La preoccupazione da ieri è enorme&colon; il modello americano&comma; da sempre esportatore nel mondo di democrazia e libertà&comma; rischia ora di diventare esempio e giustificazione per altri Paesi già inclini all’autoritarismo&period; Con un Presidente così&comma; l’internazionale della destra autoritaria potrebbe trovare finalmente la forza che aspettava per affermarsi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Specialmente in Europa&period; E questo segnerebbe davvero la fine dell’Europa come realtà democratica&comma; libera&comma; coesa&comma; indipendente&period; L’Europa che per decenni ha rappresentato una forza di interposizione tra le due superpotenze&colon; quella americana e quella cinese&comma; con in mezzo la Russia di Putin&comma; ancora aspirante impero&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>C’è poi il timore che&comma; con questa nuova logica muscolare del potere&comma; gli Stati Uniti si trasformino in uno &OpenCurlyDoubleQuote;Stato forte”&comma; dove il potere si esprime anche come forza fisica&comma; limitando le libertà fondamentali — a cominciare da quelle dell’informazione e della cultura — e riducendo l’autonomia di università e scuole&period; Affermando pienamente soltanto la forza dell’economia&comma; anche come potere di controllo della politica&comma; delle istituzioni&comma; e di tutti gli strumenti del nuovo potere e della comunicazione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sottovalutare&comma; come Europa e come Italia&comma; questa deriva autoritaria&comma; sarebbe un errore persino più grave di quello già commesso in questi anni&comma; quando si è fatto finta di non capire — o si è compreso fin troppo bene — ciò che si stava preparando sul terreno di una nuova cultura della morte&period; Lo si è visto nello scenario russo-ucraino&comma; lo si vede in Medio Oriente&comma; divenuto ormai un inferno&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Oggi c’è nuovamente bisogno di una mobilitazione delle coscienze&comma; ovunque&period; Della unione delle generazioni che&comma; sui valori della libertà e della democrazia&comma; si sono affermate come soggetti politici attivi di resistenza e cambiamento&period; Per salvare questo mondo impazzito&period; E per conservare&comma; in una società sempre più materialista&comma; cinica e indifferente&comma; una qualche idea di libertà&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quella libertà che in Europa abbiamo conosciuto grazie alla lotta antifascista&comma; al rifiuto della guerra e alla resistenza contro la cultura della morte insita nel nazifascismo&period; La stessa cultura che oggi vediamo rinascere&comma; in altre forme&comma; in ideologie estremiste di segno opposto&period;Come&comma; con le dovute proporzioni e distinguo&comma; si rischia che accada oggi in America&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quell’America che&comma; un tempo&comma; disegnava nuovi orizzonti per tutti&period; E che oggi&comma; invece&comma; sembra aver perso il suo fascino&period; In un mondo smarrito quel vuoto di democrazia&comma; che si potrebbe ancora allargare&comma; sarebbe totalmente riempito dall’odio&comma; dall’idea della morte &period; E della conseguente affermazione della guerra come mezzo per mantenere sempre più distanti i pochi straricchi ds tutto il resto dell’umanità&comma; stretta sempre più nella morsa della miseria e delle sue sue conseguenti prigionie&period; <&sol;p>&NewLine;

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