Anno scolastico tra cantieri, bus navetta e ordinanze last minute: gli alunni stipati, i genitori esasperati e un’amministrazione che naviga a vista
di Marcello Bardi
Benvenuti a Vibo Valentia, la città in cui l’anno scolastico inizia con il brivido dell’imprevisto. Altro che campanella: qui il primo suono lo dà il martello pneumatico dei cantieri, e gli studenti – invece che nei corridoi – finiscono stipati come valigie nei bus.
I lavori di adeguamento sismico ed energetico – indispensabili, ma gestiti in maniera approssimativa – hanno lasciato interi istituti senza aule, costringendo gli alunni a peregrinare tra palazzi e sedi improvvisate. È il caso clamoroso degli studenti della “Garibaldi-Don Bosco”, che rientreranno in classe con quasi una settimana di ritardo, mentre altre centinaia della “Murmura-Trentacapilli” continuano ad essere dirottati a Palazzo Gemini, una struttura già satura e inadeguata a garantire spazi dignitosi. Ma, rassicura il sindaco, è la soluzione migliore. Certo: se per lui “migliore” significa arrivare tardi e stipare ragazzini in aule precarie, non osiamo immaginare cosa sarebbe la “peggiore”!
Perché il sindaco, con l’abilità di un prestigiatore dell’ultimo minuto, ha tirato fuori dal cilindro l’ennesima “ordinanza risolutiva”.
Niente aule? Nessun problema, si spostano i ragazzi a Palazzo Gemini, già pieno come un uovo, e chi s’è visto s’è visto. Una mossa geniale, degna di un campione di Tetris: incastrare studenti ovunque: come va va… anche in piedi.
E il trasporto gratuito, sbandierato come grande conquista, in realtà suona più come una barzelletta: un Comune che si vanta di offrire bus agli studenti è come un ristorante che si gloria di avere i piatti – dimenticando però il cibo.
Intanto i lavori? Mistero. Forse finiranno a fine settembre, forse a ottobre, forse quando i ragazzi saranno già laureati. L’amministrazione non lo sa. Ma nel frattempo il sindaco ripete parole magiche come “obiettivi” e “impegni”, convinto che basti recitarle per trasformare i cantieri in scuole.
La verità è che a pagare il prezzo più alto sono gli studenti, già colpiti dal calo demografico e dalla dispersione scolastica. A loro viene tolta anche la stabilità di un’aula. Se il sindaco avesse davvero a cuore la scuola e il futuro di questa città, avrebbe pianificato per tempo, coinvolto le famiglie, coordinato istituzioni e imprese. Invece, ancora una volta, si preferisce navigare a vista, scaricando sui cittadini il peso dell’inerzia amministrativa. E così, a Vibo Valentia il diritto allo studio si misura a colpi di ordinanza. E mentre i politici navigano a vista, i genitori si arrangiano e gli studenti si abituano a fare lezione tra traslochi e martelli pneumatici.
Qui non servono più scuse, promesse o ordinanze last minute. Servono competenza, visione, programmazione. Un’amministrazione che non sa garantire la riapertura delle scuole in sicurezza e puntualità non è un’amministrazione che governa, ma che improvvisa.
Altrove si parla di futuro, qui ci si accontenta di sopravvivere al presente. E in queste condizioni, il futuro sembra un lusso che la scuola di Vibo Valentia non può permettersi.
P.S.= Intanto, ecco il messaggio che il Sindaco ha rivolto in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico: “Alle/ai Dirigenti Scolastici, alle/ai Docenti, al Personale ATA, alle/agli studenti e alle famiglie delle scuole di ogni ordine e grado di Vibo Valentia”:
Carissime/i,
Si torna in aula e di nuovo di voci, risate e sogni si riempiranno le nostre scuole.
Il mio pensiero va a tutti voi: ai Dirigenti Scolastici, ai Docenti e al Personale ATA che con impegno e dedizione costruite il futuro della nostra comunità, e soprattutto a voi, cari studenti e scolari, vero cuore pulsante della nostra città.
Vorrei rivolgere un augurio speciale a due gruppi in particolare.
Ai più piccoli, quelli che oggi varcano per la prima volta la soglia della scuola primaria: siete all’inizio di un’avventura meravigliosa, un percorso fatto di scoperte, amicizie e crescita. E poi penso a voi, ragazze e ragazzi delle scuole superiori, che quest’anno affronterete gli Esami di Stato: so che l’ansia si fa sentire, ma affrontate questa sfida con coraggio e determinazione, perché è il traguardo che vi proietterà verso il futuro che state costruendo.
Il periodo della formazione è essenziale non solo dal punto di vista didattico ma anche umano: è lì che s’apprende il valore dell’amicizia, il rispetto per gli insegnanti, l’importanza di studiare e di non arrendersi di fronte alle difficoltà.
So che l’inizio di quest’anno scolastico è ancora segnato da alcuni disagi, dovuti ai lavori di adeguamento sismico di vari edifici: voglio rassicurarvi che ne stiamo seguendo senza sosta ogni andamento.
A voi, carissimi docenti e dirigenti scolastici, va il mio più sentito ringraziamento.
Siete il motore del nostro sistema educativo, la vostra dedizione e professionalità sono un esempio per tutti noi. Grazie per il vostro impegno quotidiano e per la vostra capacità di essere non solo “maestri”, ma anche guide e punti di riferimento per i nostri giovani. So quanto sia difficile il vostro lavoro e vi sono grato per la passione che ci mettete ogni giorno.
Cari studenti e scolari, non limitatevi a studiare sui libri ma siate cittadini attivi e partecipi.
Amate la vostra città, impegnatevi per renderla un posto migliore e non abbiate paura di mettere in gioco le vostre energie per costruire il vostro futuro e quello della nostra comunità.
Impegnatevi anche per conoscere le profonde radici di questa città: Vibo Valentia non è solo un nome ma una storia bi-millenaria, un patrimonio di cultura e bellezza che dovete sentire vostro, che dovete valorizzare e che dovete portare avanti con orgoglio.
Vi auguro un anno scolastico ricco di successi, soddisfazioni e gioia. Che sia un anno di crescita, di conoscenza e di grandi passi in avanti, per voi e per tutta la nostra Vibo Valentia.
Con affetto.
Dott. Vincenzo Francesco Romeo, Sindaco di Vibo Valentia