Dal fermo retribuito alla tutela delle giornate di pesca: l’eurodeputato calabrese rivendica i traguardi raggiunti e sollecita la Regione a utilizzare subito i fondi europei
«In acque limpide si pesca meglio». Con questa frase, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Denis Nesci ha commentato le ultime misure adottate dal Governo per il settore della pesca, rivendicando risultati «concreti» e respingendo al mittente le critiche politiche che, a suo dire, mirano solo a «intorbidire le acque».
Nesci ha ricordato che fino a poche settimane fa lo scenario per le marinerie italiane appariva critico: si temeva un blocco totale dell’attività nei mesi di novembre e dicembre o l’imposizione della pesca oltre le quattro miglia e mezzo dalla costa: «Siamo riusciti – ha spiegato – a garantire un fermo retribuito nel mese di novembre e la piena ripresa dell’attività a dicembre, senza limitazioni di distanza».
Un risultato che, secondo l’eurodeputato, testimonia l’impegno del Governo e del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste nel difendere il comparto e i lavoratori del mare: «Non solo – aggiunge Nesci – abbiamo evitato i tagli alle giornate di pesca previsti per il 2025, mantenendo le stesse del 2024, ma stiamo anche completando i pagamenti del fermo pesca 2023 e preparando quelli del 2024, previsti per i primi mesi del 2026».
Un capitolo particolare riguarda la Calabria. La regione, spiega Nesci, dispone di 3 milioni di euro del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), ma finora ne ha certificati appena mezzo milione: «Bisogna agire in fretta – avverte – perché se non si utilizzano le risorse entro il 31 dicembre rischiamo di perderle. È fondamentale che la nuova Giunta regionale si muova subito per sostenere concretamente le nostre marinerie».

Le parole di Nesci arrivano in un momento cruciale per il settore ittico, alle prese con i vincoli europei sulle giornate di pesca e con la necessità di conciliare tutela ambientale e sostenibilità economica. L’europarlamentare calabrese sottolinea come, dietro ogni decisione, ci siano «famiglie, imprese e comunità che vivono di mare», e invita a superare le polemiche per concentrarsi sui risultati.
«Chi prova a fare confusione per interesse politico – conclude Nesci – sbaglia bersaglio. Il Governo ha dimostrato che, quando si lavora con chiarezza e determinazione, si possono ottenere risultati concreti per chi vive di pesca».
			








