Un nostro particolare ricordo in occasione della Messa in suffragio ad un mese dalla sua dipartita programmata per il 16 dicembre nella chiesa di Santa Maria del Soccorso
di Maurizio Bonanno e Patrizia Venturino
A un mese dalla sua scomparsa, la comunità si stringe nel ricordo di Sandra Genco, figura molto amata e stimata in città. Lunedì 16 dicembre, alle ore 18.00, nella chiesa di Santa Maria del Soccorso, sarà celebrata una Santa Messa in sua memoria, momento di raccoglimento e di preghiera per quanti hanno avuto il privilegio di conoscerla e apprezzarne le straordinarie qualità umane.
Un modo per affidarne il ricordo oltre che alla preghiera ad un sentimento colmo di gratitudine da parte di quanti l’hanno conosciuta, stimata e amata. Sandra resta ancora oggi una presenza viva nel cuore di tantissime persone, che ne custodiscono l’immagine luminosa fatta di umanità profonda, generosità autentica e instancabile dedizione al sociale, testimoniata da una vita spesa nell’organizzazione di iniziative capaci di unire e donare speranza.
Noi, in questo tempo sospeso tra memoria e attesa, desideriamo ricordarla da un’altra prospettiva, altrettanto intima e preziosa, proprio mentre l’aria del Natale torna a farsi sentire. Vogliamo ricordare un tratto della sua anima che racconta il suo amore per la bellezza, per la tradizione e per la cultura: la straordinaria passione per i Presepi artistici e antichi.
Ogni anno Sandra apriva con discrezione e gioia le porte della sua casa, trasformandola in un luogo di meraviglia e raccoglimento. Amici, conoscenti e appassionati potevano immergersi in una collezione unica, fatta di decine e decine di Natività, esposte con orgoglio ma soprattutto con spirito di dono. Erano presepi che parlavano di fede, di storia e di mani sapienti, autentiche opere d’arte in cui la tradizione religiosa si intrecciava con l’eccellenza artigianale.



Visitare quelle stanze significava compiere un viaggio nel tempo e nello spirito, riscoprendo una tradizione profondamente italiana che affonda le sue radici nel Natale del 1223, quando San Francesco d’Assisi, a Greccio, diede vita alla prima rappresentazione vivente della Natività, come racconta Tommaso da Celano. Un gesto semplice e rivoluzionario, che avrebbe segnato per sempre l’immaginario collettivo e la devozione popolare.
E ancora più indietro nel tempo, alle origini della fede cristiana, quando nelle Catacombe di Priscilla, sulla Via Salaria a Roma, un anonimo artista del III secolo dipinse la più antica immagine della Vergine con il Bambino, segno di una devozione silenziosa ma già profondissima.
Attraverso i suoi presepi, Sandra Genco sapeva trasmettere emozione, memoria e senso di appartenenza, offrendo a chi li visitava un momento di contemplazione e di autentico spirito natalizio.


Nel ricordo del suo sorriso e della sua passione, vogliamo rievocarla anche attraverso il servizio televisivo a lei dedicato e realizzato nel 2014, testimonianza di una presenza che continua a parlare alla città e a lasciare un segno profondo.
Perché così era anche Sandra: custode di memoria, di bellezza e di spiritualità. E mentre oggi ci manca il suo sorriso generoso, scegliamo di ricordarla attraverso quel racconto fatto di luci, figure e silenzi, che tanto la rappresentava, un piccolo ma sentito omaggio a una donna che ha saputo insegnarci, con grazia e passione, come custodire ciò che davvero conta.










