La grave decisione è stata presa dal prefetto Grieco. Intanto si registra il plauso del Presidente dell’Ordine dei Medici
Siamo alle solite!
Non c’è modo che il territorio vibonese si sforzi di offrire al resto del mondo una bella immagine di sé pur avendone la possibilità grazie alla Natura che gli ha donato il meglio di sé e grazie alla storia che nei millenni ha lasciato tracce straordinarie.
Non c’è modo, perché basta un attimo per sprofondare nuovamente e conquistare l’attenzione di tutti i media nazionali nel peggior modo possibile.
Stavamo ancora ragionando sulla bella, giusta reazione all’atto intimidatorio subito dal sindaco di S. Gregorio di Ippona, che ecco irrompere sulla stampa di tutta Italia una nuova poco lusinghiera notizia: per contrastare e prevenire il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, si è deciso che l’esercito vigilerà sull’ospedale di Vibo Valentia.
La decisione – scrivono oggi tutti i quotidiani – è stata presa dal prefetto Paolo Giovanni Grieco e rientra in un piano di rimodulazione dei servizi di vigilanza già operati dall’Esercito su obiettivi sensibili nel territorio vibonese nell’ambito dell’operazione ‘Strade sicure’.
Una decisione forte, grave presa in considerazione del fatto che all’ospedale di Vibo Valentia, nei mesi scorsi, si sono verificati diversi casi di medici ed infermieri aggrediti da pazienti o da loro familiari. Per questo motivo, il prefetto ha ritenuto di rafforzare la vigilanza, spostando alcune aliquote dell’esercito sul nosocomio. I militari continueranno quindi a svolgere i loro servizi di vigilanza su siti ed obiettivi sensibili sempre in stretto coordinamento con i carabinieri e la polizia.
La vigilanza al pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino era stata già rafforzata anche dall’Azienda sanitaria provinciale, ma evidentemente per il prefetto non era più sufficiente.
Sarà una vigilanza dinamica quella effettuata dall’Esercito all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia come deterrente contro le aggressioni al personale sanitario.
Si tratta di controlli, ha spiegato all’ANSA il prefetto Paolo Giovanni Grieco, che riguarderanno complessivamente anche la zona marina della città con vigilanza, sempre dinamica anche sulle stazioni ferroviarie di Vibo Marina e di Vibo Pizzo e la zona di Portosalvo, dove si trova anche un hub per migranti situato davanti ad una scuola temporanea.
I “passaggi” dei militari davanti all’ospedale – dove è presente il posto fisso della Polizia di Stato – sono iniziati già da ieri ma il servizio entrerà a pieno regime da lunedì in base ad una turnazione in coordinamento con le altre forze dell’ordine.
Significativa la reazione del Presidente dell’Ordine dei Medici di Vibo Valentia, Antonino Maglia: “Il caso Vibo sarà importato in tutta Italia – ha dichiarato Maglia – perché è un continuo stillicidio di violenze gratuite nelle strutture, presidi e ambulanze, a cui le Istituzioni devono far fronte e bene ha fatto il Prefetto di Vibo Valentia a cui siamo riconoscenti per la Sua sensibilità sanitaria, perché così ottempera a garantire l’articolo 32 della Costituzione”.
E così, Vibo Valentia offre ancora una una immagine di sé triste, preoccupante, negativa.