Riflessioni sul Vangelo di domenica 20 febbraio
di Mons. Giuseppe Fiorillo
Carissime/i,
questo brano che la liturgia della settima domenica del tempo ordinario (Luca 6,37-38) ci propone è la continuazione della pagina che abbiamo letto una settimana fa.
Gesù di Nazareth, nel proclamare le Beatitudini, apre orizzonti nuovi, invitandoci a percorrere sentieri mai tracciati prima.
“A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male”.
Con questo messaggio paradossale Gesù rompe col vecchio mondo con l’affermare: voi fate guerre, voi con le vostre malefatte insanguinate la terra: è ora di finirla, perché io vi propongo una nuova via, la via dell’amore da vivere in comunione con i propri ed, ancor più, con coloro vi vogliono male .
Questo progetto nuovo appartiene a chi aderisce, con gratuità, al disegno di Gesù: “a voi che ascoltate io dico”. Questo progetto Gesù lo testimonia con la sua vita, soprattutto alla luce della sua passione e morte.
– A chi lo tradiva offriva la sua amicizia: “amico con un bacio mi tradisci?” (Matteo 26,50);
– A chi lo schiaffeggiava e gli sputava in faccia rispondeva col silenzio, rinunciando ad ogni azione violenta (Matteo 26,67);
– A chi lo crocifiggeva rispondeva col perdono: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Luca 23,34).
Nei secoli una moltitudine senza numero ha seguito l’esempio del Maestro nel perdonare anche chi spargeva sangue.
Oggi c’è una nuova moltitudine di gente che soffre e perdona. Per tutti valga la testimonianza di un martire del secolo scorso che viene ucciso, perché, con forza e coraggio, annunzia che siamo tutti fratelli ,bianchi e neri: “Ai nostri più accaniti oppositori noi diciamo: fate quello che volete e noi vi amiamo ancora, metteteci in prigione e noi vi ameremo ancora, lanciate bombe sulle nostre case e minacciate i nostri bambini e noi vi ameremo ancora” (Martin Luther King).
Questa domenica restiamo con la bella notizia: un mondo nuovo è possibile, perché Gesù ha aperto la strada che vuole percorrere con noi peccatori, ma perdonati dal Padre.
Buona domenica.
Don Giuseppe Fiorillo