I due politici vibonesi esponenti del centrosinistra assicurano: «Ci opporremo a questo pericoloso ulteriore arretramento della sanità vibonese con tutti gli strumenti a nostra disposizione».
I consiglieri regionali d’opposizione Raffaele Mammoliti (Partito democratico) e Antonio Lo Schiavo (Gruppo misto) hanno formalmente richiesto un incontro ai componenti della Commissione straordinaria dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia per discutere della proroga del contratto di lavoro di circa 70 lavoratori (Infermieri, operatori socio-sanitari ed altre figure professionali) assunti dalla medesima Asp durante la pandemia da Covid. La richiesta arriva all’indomani della denuncia pubblica da parte dei sindacati di categoria, che hanno reso nota la volontà, da parte dell’Azienda sanitaria, di non rinnovare i contratti dei lavoratori in esubero in scadenza già a partire dal 31 ottobre e fino alla fine del 2024. Alla base della decisione di non procedere ai rinnovi vi è una comunicazione del Dipartimento salute e welfare della Regione Calabria che, in risposta ad una richiesta di chiarimenti della terna commissariale sulle procedure assunzionali, non autorizza alcuna procedura di reclutamento per i profili risultanti in esubero.
«È paradossale ed inaccettabile – secondo Mammoliti e Lo Schiavo – che, ancora una volta, a fare le spese dell’inefficienza di un sistema commissariato da anni debbano essere 72 lavoratori e le rispettive famiglie che non si vedranno rinnovati i propri contratti mentre la sanità vibonese sprofonda anche a causa della cronica carenza di personale, risorse e strumentazioni necessari a garantire un adeguato livello di cure ai cittadini. Ci opporremo a questo pericoloso ulteriore arretramento della sanità vibonese con tutti gli strumenti a nostra disposizione».