La forza di Attilio Fiorillo è stata la capacità di pensare prima ed organizzare poi un gruppo di ragazze e ragazzi spinti da generosità ed entusiasmo
Sono trascorsi appena tre anni, ma sembra passata una vita!
È cambiato il mondo in questi tre anni, come fosse passato un secolo. È cambiato il mondo, ma – per fortuna – non sono cambiate certe idee, non sono cambiati certi uomini, non è cambiato il senso di generosità, di essere dalla parte di chi ha bisogno, di impegno sociale.
Forse, in questo che stiamo dicendo vi è un’idea ottimistica della vita, perché, a pensarci bene, è cambiato, ed in peggio, anche questo, ma… questa idea ottimistica ci viene offerta nel vedere e ricordare quanto in questi primi tre anni di vita ha fatto, proposto, realizzato l’associazione “Vibo Marina C’è”.
Perché “Vibo Marina C’è è nata esatta mente tre anni fa, il 16 aprile 2022.
Era un sabato, il 16 aprile 2022 e vivevamo profonde tensioni. Non eravamo ancora usciti dall’incubo del covid: secondo i dati del Ministero della Salute, nelle ultime 24 ore erano stati registrati 63.815 nuovi contagi da Covid-19, in leggero aumento a conferma della persistente circolazione del virus nel paese. Intanto, da pochi mesi la Russia aveva sferrato un vile attacco all’Ucraina: proprio quella notte, missili russi avevano colpito la città di Kharkiv, causando un decesso e distruggendo un ristorante. L’ennesimo attacco che evidenziava le continue perdite civili sottolineando la drammatica situazione umanitaria in corso. Tutto il mondo civile e democratico seguiva con apprensione questa guerra ed un moto quasi spontaneo si era attivato in solidarietà con il popolo ucraino.
Quel 16 Aprile 2022 qualcosa di particolare stava per accadere a Vibo Marina, nella Pinetina vicino il Presterà.
Lo ricorda, in un misto di orgoglio e tenerezza, emozione e fierezza, Attilio Fiorillo: “Eravamo lì con alcuni bambini ucraini ed i compagni di scuola di mio figlio Giuseppe. Era un momento storico particolare dove i bambini portavano le mascherine e non parlavano tra di loro a scuola, preoccupati, soprattutto noi genitori, per una pandemia che ci aveva colto di sorpresa e ci aveva impaurito”.

C’erano tutti i motivi per lasciarsi andare allo scoramento, allo sconforto… alla sfiducia. Eppure – e per fortuna! – così non è stato. Almeno per un gruppo di volenterosi così non è stato.
Spinti da un senso profondo di solidarietà, di dare all’altro, di offrire se stessi per il bene comune, Attilio Fiorillo, con un entusiasmo coinvolgente, raduna amici e volenterosi spinto da un’idea visionaria: reagire al rischio di demoralizzarsi, rimboccarsi le maniche e, nel ricordo di una Vibo Marina che al momento sembrava non esserci più, attivarsi, darsi da fare, proporre, promuovere.
Nasce così, in quel sabato 16 aprile di tre anni, un’associazione di volontariato che raduna un gruppo di persone dietro una denominazione che è in realtà una sollecitazione, come un “grido di battaglia: Vibo Marina C’è!
Parte così la straordinaria avventura di un’associazione che in poco tempo conquista l’interesse dell’opinione pubblica con iniziative sociali e culturali straordinarie (proprio nel significato di fatti fuori dall’ordinario), eccezionali (proprio nel significato di mostrarsi come una eccezione al senso di rassegnazione che sembrava invadere i più), fantastico (proprio nel significato di aver dato corpo alla fantasia attuando idee che creano entusiasmo e coinvolgimento).
La formula adottata si è dimostrata vincente con i temi legati all’ambiente, alla condivisione, alla socializzazione unendo costantemente sport, ambiente, sociale, cabaret, magia e divertimento. Proponendo sempre occasioni per stare insieme piacevolmente con spettacoli e intrattenimento, giochi di illusionismo e laboratori creativi. Interi pomeriggi e sera pensati per i bambini, ma anche per i genitori con lo scopo di avviare un dialogo e un confronto aperto e diretto anche verso temi sociali di forte impatto, sempre affrontati in modo ludico, ma anche propositivo grazie alla presenza di esperti qualificati.

La forza di Attilio Fiorillo è stata la capacità di pensare prima ed organizzare poi un gruppo di ragazze e ragazzi spinti da generosità ed entusiasmo. E con loro fare gruppo: tutti insieme, tutti protagonisti in base alla proprie caratteristiche. Una leadership, la sua, che non è altro che guida, sostegno, supporto e idee… idee vincenti!
Lunga vita a “Vibo Marina C’è”: perché questo mondo ha bisogno proprio di questo. Donne e uomini generosi ed entusiasti, che sanno regalare ottimismo, anche – soprattutto – quando sembra che il mondo stia crollando: loro lo rialzano al grido di battaglia “Vibo Marina C’è”!