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Arrestato in Rinascita Scott, percepiva il reddito di cittadinanza. Irregolarità per 854

auto carabinieri

Aosta, carabinieri

&NewLine;<p><em>Operazione dei carabinieri di Vibo Valentia su false dichiarazioni e omissioni per ottenere il reddito di cittadinanza&colon; anche un detenuto fra i segnalati<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sempre alta l’attenzione dei Carabinieri e della Procura di Vibo Valentia nel contrastare le truffe ai danni dello Stato e tutte le condotte che a qualsiasi titolo finiscono col causare danni all’Erario&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È passato quasi un anno da quando i militari hanno iniziato una campagna di controlli sulle modalità di percezione di contributi per il contrasto alla povertà e sostegno alle fasce sociali economicamente più deboli&comma; implementati in periodo di pandemia&period; Punto di partenza sono stati i così detti &OpenCurlyDoubleQuote;buoni spesa covid” erogati dai comuni&period; Le verifiche&comma; condotte su tutto il territorio provinciale&comma; hanno fatto emergere irregolarità su 854 posizioni che hanno portato ad una segnalazione alla Procura della Repubblica dei percettori del beneficio per falsa attestazione a Pubblico Ufficiale della propria identità o delle proprie caratteristiche personali e per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato&comma; poiché gli stessi avrebbero prodotto dichiarazioni mendaci sullo stato di disagio economico e sulle qualità del loro nucleo familiare al fine di ottenere il contributo o per riceverlo indebitamente da più Comuni&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nello stesso arco temporale&comma; i controlli condotti sui percettori del reddito di cittadinanza&comma; di concerto con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vibo Valentia&comma; hanno consentito di interrompere&comma; con comunicazione all’ INPS&comma; in qualità di ente erogatore&comma; e deferimento alla Procura di Vibo Valentia per i profili di responsabilità penale&comma; l’elargizione del contributo economico a 87 beneficiari in quanto risultati essere colpiti da condanna o sottoposti a misura cautelare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Solo nell’ultimo mese&comma; i Carabinieri della Stazione di Sant’Onofrio&comma; sotto guida della Procura di Vibo Valentia&comma; diretta dal Procuratore Cammillo Falvo&comma; hanno provveduto alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di tre soggetti&comma; tutti con precedenti di polizia&comma; risultati&comma; dai primi accertamenti&comma; percepire indebitamente il reddito di cittadinanza&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In un caso è stato appurato che un artigiano&comma; nonostante l’attività svolta&comma; avrebbe richiesto ed ottenuto il sussidio per circa dodici mensilità&period; In un’altra circostanza sarebbe invece stata accertata una falsa dichiarazione di residenza al fine di attestare fittiziamente l’esistenza di un nucleo familiare unipersonale creando&comma; in modo fraudolento&comma; i presupposti per accedere al beneficio&period; Il caso più eclatante ha riguardato però un soggetto arrestato nell’operazione Rinascita-Scott e tutt’ora detenuto che&comma; sulla scorta degli accertamenti sin qui compiuti&comma; risulterebbe avere acquisito il diritto al contributo&comma; quando ancora era libero&comma; omettendo di dichiarare la convivenza con un fratello e successivamente lo ha mantenuto nonostante la perdita della libertà personale&period; Complessivamente è stato stimato un danno per le casse dello Stato di circa 20000 euro&period;<&sol;p>&NewLine;

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