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La Sanità del futuro secondo gli italiani: collaborativa, su misura e spinta dall’innovazione

massimiliano valerii raffaella cesaroni massimo scaccabarozzi daiana taddeo

&NewLine;<p><em>In Calabria&comma; quasi 1 persona su 3 vive sola e più della metà degli over 75 soffre di più patologie croniche e gravi limitazioni<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La Sanità del futuro dovrà farsi trovare pronta non solo a possibili nuove emergenze&comma; ma anche alle implacabili <strong>previsioni sociodemografiche del nostro Paese<&sol;strong>&comma; che rispecchiano quelle regionali&period; Si evolvono le forme familiari&comma; con il decollo delle famiglie unipersonali&colon; gli abitanti della Calabria che vivono soli sono quasi 1 su 3 &lpar;32&comma;3&percnt;&rpar;&comma; più della metà dei quali &lpar;58&comma;9&percnt;&rpar; è over 60&period; Inoltre&comma; l’invecchiamento della popolazione porta a una moltiplicazione di patologie invalidanti e cronicità&comma; che generano alti fabbisogni sociosanitari e di assistenza&colon; in Calabria&comma; oltre la metà degli over 75 ha multicronicità e limitazioni gravi &lpar;56&comma;7&percnt;&rpar;&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In quest’ottica&comma; si rende sempre più necessario il passaggio da una medicina riparativa a una attiva di prevenzione&period; Questo includerà non solo il recupero delle visite mancate durante il periodo Covid &lpar;-59&percnt; screening di prevenzione oncologica e -57&percnt; relative diagnosi in Calabria&rpar;&comma; ma anche una più alta adozione di stili di vita salutari per innalzare le persone in buona salute che&comma; in Calabria&comma; sono il 64&comma;9&percnt;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Da una fotografia scattata dal Rapporto Janssen-Censis sulla Sanità in Italia&comma; presentato in occasione della prima edizione di &OpenCurlyDoubleQuote;<strong>The Italian Health Day<&sol;strong>”&comma; gli italiani sembrano avere le idee ben chiare in merito alle caratteristiche della<strong> sanità post-Covid <&sol;strong>e ai protagonisti che la animeranno&colon; i <strong>cittadini <&sol;strong>sempre più informati&comma; responsabili e partecipi&comma; il <strong>medico <&sol;strong>come massimo garante della tutela della salute e gli <strong>innovatori<&sol;strong> &lpar;intesi come ricercatori e imprese&rpar;&period; Un ecosistema orientato sempre più alla <strong>personalizzazione <&sol;strong>che beneficia della <strong>mobilitazione di tutti gli attori<&sol;strong>&colon; tratti indispensabili per rispondere alla triplice sfida di gestione della malattia acuta&comma; cronica e delle nuove emergenze&comma; tenendo ben presente l’aspetto fondamentale della sostenibilità economica&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I cittadini hanno evidenziato in primis il ruolo chiave dell’<strong>innovazione<&sol;strong>&comma; decisiva per migliorare la cura&comma; i percorsi assistenziali e le difese dalle nuove emergenze&period; Sono<strong> oltre 9 su 10<&sol;strong> le persone che hanno <strong>fiducia nei ricercatori scientifici <&sol;strong>&lpar;90&comma;9&percnt;&rpar; e altrettanti coloro i quali ritengono che la <strong>spesa pubblica in ambito salute rappresenti un investimento<&sol;strong> e non un costo &lpar;93&comma;7&percnt;&rpar;&period; Tanto per la sperimentazione scientifica quanto per garantire che le cure arrivino velocemente ai pazienti risulta però essenziale la <strong>cooperazione tra Stati e imprese del farmaco<&sol;strong> &lpar;90&comma;1&percnt;&rpar;&comma; le quali godono della <strong>fiducia di ben 2 italiani su 3 <&sol;strong>&lpar;66&comma;4&percnt;&rpar;&period; Gli innovatori&comma; incluse le imprese&comma; non sono più percepiti come una componente esterna della Sanità&comma; ma attori decisivi che permettono di ottimizzare l’impatto sulla salute e la qualità della vita dei pazienti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Secondo gli italiani&comma; la Sanità del futuro dovrà essere sempre più paziente-centrica e su misura&colon; il <strong>94&comma;3&percnt; auspica una maggiore personalizzazione di cure<&sol;strong>&comma; con il <strong>92&comma;9&percnt;<&sol;strong> che si aspetta che i <strong>percorsi di cura<&sol;strong>&comma; dal domicilio&comma; al territorio fino agli ospedali&comma; siano <strong>modulati sulle esigenze personali del paziente<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;

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