Il programma con appuntamenti, oltre che a Palmi, anche a Tropea e Reggio Calabria fino al 23 aprile
Da domani 20 aprile al 23 torna il Festival Nazionale di Diritto e Letteratura “Città di Palmi”, per la sua nona edizione, e affronta attraverso il tradizionale strumento della letteratura e dell’arte in generale il più attuale e complesso dei temi possibili: l’incidenza delle pandemie sui diritti individuali e sociali.
Dagli all’untore! Diritto, letteratura, epidemie è infatti il titolo della manifestazione, unico festival nazionale dedicato interamente allo studio comparatistico di diritto e letteratura, nato a Palmi nel 2014 da un’idea del giudice Antonio Salvati e coordinato scientificamente dal prof. Daniele M. Cananzi dell’Università Mediterranea.
L’evento è, come da tradizione, frutto della sinergia organizzativa tra l’omonima associazione e il Comune di Palmi, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria assieme al CRED – Centro di Ricerca per l’Estetica del Diritto, e l’avvocatura con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi.
Confermate le partnership scientifiche di altissimo profilo come quella con il Consiglio Nazionale Forense – in occasione della tradizionale sessione interamente dedicata all’avvocatura – i Consigli dell’Ordine degli Avvocati anche di Reggio Calabria e di Vibo Valentia, l’I.S.L.L. – Italian Society for Law and Literature e l’ASGP – Alta Scuola Federico Stella sulla Giustizia Penale presso l’Università Cattolica di Milano. Prosegue inoltre la collaborazione con il main sponsor Webgenesys e con l’Eurispes, prestigioso istituto di ricerca economica e sociale autore del Rapporto Italia.
La partecipazione al Festival di studenti universitari e delle scuole superiori della Piana di Gioia Tauro e, in definitiva, dell’intera area metropolitana di Reggio Calabria costituisce anche in questa IX edizione motivo di orgoglio per gli organizzatori.
Il Festival inizierà mercoledì 20 aprile con una sessione che si svolgerà in modalità mista (in presenza/da remoto, con collegamento dalla sede del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi) dedicata interamente alle scuole superiori, l’On the Road/School. Previste le relazioni dell’avv. Luigi Sposato e della prof.ssa Maria Teresa Carbone dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.
La sessione proseguirà a Tropea, relatore il prof. Antonio Saitta dell’Università di Messina.
Giovedi 21 aprile alle 10,00 la sessione Epidemie e narrazioni giuridiche presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sala conferenze del DIGIES a Palazzo Sarlo. In programma, le relazioni della prof.ssa Maria Paola Mittica dell’Università di Urbino, del prof. Alessandro Campo dell’Università Federico II di Napoli e del prof. Daniele M. Cananzi dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Si svilupperà il tema delle epidemie verifcandone centro e periferie, valutando cosa significa epidemia alla luce della recente pandemia, ma non solo.
Presso la stessa sala, nel pomeriggio alle ore 17,00, si terrà il primo appuntamento col consueto cineforum, organizzato ogni anno in collaborazione con il Circolo del Cinema “C. Zavattini” di Reggio Calabria; ad essere proiettata e poi discussa sarà la pellicola Molecole del regista Andrea Segre.
Nella serata, presso la Casa Comunale di Palmi, un interessante incontro sul tema del rapporto tra pandemia, fiducia e diritto, ispirato dal libro La legge della fiducia di Tommaso Greco. Oltre all’autore, parteciperanno il Vice Direttore delle Ricerche Eurispes Alberto Baldazzi e la notaia Marcella Clara Reni, presidente del Prison Fellowship Italia: sarà un’ottima occasione per parlare di (s)fiducia nella giustizia e, quindi, della possibilità di ampliare l’ambito di applicazione di istituti che si basano proprio sulle interazioni umane come la giustizia riparativa.
La mattinata di venerdì 22 aprile registrerà la consueta sessione istituzionale presso la Casa Comunale di Palmi, con le relazioni del prof. Persio Tincani dell’Università di Bergamo e della prof.ssa Paola Chiarella dell’Università Magna Graecia di Catanzaro che tratteranno il tema della sessione: i complessi rapporti tra pandemia e democrazia, nell’ottica di una storia di una rima impossibile.
Nel pomeriggio, presso l’aula della ex Corte d’Assise del Tribunale Civile di Palmi, sarà il momento dell’atteso processo simulato, vera e propria nota caratteristica del Festival fin dalla prima edizione. A finire alla sbarra degli imputati, questa volta, sarà addirittura un virus: e, quindi, lo stesso Covid19. Alla Pubblica Accusa, rappresentata da Antonio Salvati, magistrato, risponderanno un difensore d’eccezione come Ottavio Sferlazza, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi e il prof. Domenico Palumbo dell’Università G. Fortunato di Benevento. Molto attesa è la partecipazione straordinaria come testimone di Aldo Nove, noto poeta e scrittore, accompagnato dalla voce di Maria Tramontana e dalla chitarra di Renato Lamalfa.
In contemporanea alle 17,00 all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sala conferenze del DIGIES a Palazzo Sarlo, il secondo appuntamento col cineforum del Circolo Zavattini; proiettata la pellicola iSola della regista Elisa Fuksas.
Nella serata il ricco programma del Festival prevede, presso la Pinacoteca della Casa della Cultura “L. Repaci”, un interessante incontro su epidemia e informazione, con un ospite d’eccezione come Gad Lerner.
Sabato mattina 23 aprile si tornerà all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sala conferenze del DIGIES a Palazzo Sarlo, per la sessione tradizionalmente dedicata all’Avvocatura, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Forense, e le relazioni del prof. Paolo Heritier dell’Università del Piemonte Orientale e del prof. Francesco Mancuso dell’Università di Salerno che tratteranno il tema Storie di epidemie, politica e diritto.
Alle 17,00 nella stessa sala, il terzo e ultimo appuntamento col Cineforum del Circolo ZAavttini: la pellicola Kufid sarà discussa, dopo la proiezione, anche alla presenza del regista Elia Moutamid.
Si concluderà dunque proprio sulla scorta del Covid (Kufid ne è infatti la traduzione marocchina) questa edizione dedicata all’epidemia, a quel virus che ha inciso così pesantemente sulle vite di tutti noi e che vogliamo sentire finalmente lontano, alle nostre spalle, non senza avere imparato le tante lezioni rievute.
Il Festival, infatti, vuole essere anche questa possibilità.