Passato ad Ivrea lo scettro di Capitale Italiana del Libro, la città mantiene una sua precisa qualifica. La soddisfazione dell’assessore Michele Falduto
“La Regione Calabria su proposta dell’Assessore regionale al Turismo Fausto Orsomarso, a cui rivolgo il mio ringraziamento personale per la sua costante vicinanza al nostro territorio, ha individuato “Vibo Città del Libro” fra i beneficiari delle attività finanziate dal PAC (Piano di Azione e Coesione) 2007/2013; è questo il giusto riconoscimento per continuare a celebrare il titolo di Vibo Capitale del Libro e un’ulteriore conferma dell’impegno costante e della perseveranza del Sindaco Maria Limardo per il rafforzamento dell’identità vibonese”.
Ad annunciare questo nuovo riconoscimento che arriva all’indomani della cerimonia di passaggio di consegne tra Vibo Valentia ed Ivrea a Capitale Italiana del Libro, è l’assessore comunale al Turismo, Michele Falduto.
“La rassegna ” Vibo Città del Libro” – spiega Falduto – è stata riconosciuta come un grande evento in grado di valorizzare il sistema culturale e turistico della nostra città e portarlo alla ribalta nazionale ed internazionale. Ragion per cui ‘obiettivo principale della “mission” che come Assessore al Turismo intendo perseguire sarà sicuramente quello della promozione del territorio e delle sue potenzialità. Una promozione che abbraccerà vari settori: da quello balneare a quello culturale, dal naturalistico a quello artistico con lo scopo ultimo di attrarre nuove presenze di turisti anche destagionalizzando i loro flussi.

Falduto chiarisce subito quello che intende fare per dare concretezza questo nuovo riconoscimento: “L’attività sviluppata sarà mirata ad incrementare anche l’impatto socio economico generato dalla realizzazione, a Vibo città e nelle sue frazioni, di grandi manifestazioni e iniziative. Si intende così sostenere la coesione sociale attraverso la diffusione dell’offerta culturale poiché, con l’aumento della stessa, cresce il benessere sociale e la coesione del territorio”.
Il Documento preliminare del progetto” Vibo Città del Libro” si articola su una serie di interventi strutturali e di opere durature (Street Art, Urban Art …), su interventi sul patrimonio documentale e librario e in un fitto cartellone di eventi con inizio nel mese di giugno fino al mese di novembre: cinema, teatro, musica d’autore, libri, serate enogastronomiche, folclore, sport e tempo libero, animeranno le lunghe giornate non solo dei vacanzieri ma anche dei vibonesi.
“Il programma degli eventi che saranno realizzati nell’ambito di “Vibo Città del Libro” – aggiunge l’assessore – riveste importante interesse promozionale e il Comune di Vibo Valentia ha intenzione di organizzarlo in collaborazione con i cittadini, le associazioni, le cooperative, ed altri soggetti. Affiancare iniziative direttamente promosse dal Comune ad altre proposte consente di creare utili sinergie tra gli stessi operatori coinvolti e pertanto sarà fondamentale la collaborazione con l’associazionismo del territorio in virtù del fatto che, solo attraverso un constante dialogo tra le parti, è possibile un’efficace diversificazione delle proposte rivolte alla comunità locale. È difatti stato pubblicato, su direttiva della Delibera della Giunta Comunale n.47 del 18 Marzo 2022, un avviso avente come oggetto la partecipazione al tavolo di co-progettazione per la definizione del programma di iniziative da proporre per il prossimo periodo estivo con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo turistico del territorio comunale e valorizzare il patrimonio artistico della città”.
“Come Assessore al Turismo – conclude Michele Falduto . mi sono sempre prefissato l’’obiettivo di accrescere il livello di qualità dei servizi, per aumentare il benessere dei turisti e l’economia cittadina in termini occupazionali; è necessario pertanto superare il concetto di turismo legato solo alla villeggiatura stagionale, differenziando l’offerta ed incoraggiando altre forme di turismo (sportivo, nautico e legato alla pesca, ecosostenibile e naturalistico, enogastronomico, religioso etc…), favorendo processi di ottimizzazione dell’accoglienza e valorizzando le eccellenze del nostro territorio, inteso come area vasta, nella quale godere del patrimonio artistico e monumentale, di quello enogastronomico ed ambientale”.
Infine, quello che appare come un impegno, ma che non si intende svelare fino in fondo: “Sto lavorando affinché il nostro territorio abbia il giusto riconoscimento non solo a livello regionale e che possa ritornare ad essere meta turistica di eccellenza. Ci sono delle grandi novità in arrivo ma che non posso ancora palesare”.