Sarà, questa, una settimana con diverse attività nei diversi ambiti
Dopo due anni difficili, pesantemente condizionati dalla pandemia da covid 19, si è finalmente ritornati ad una quasi normalità a scuola: uscite didattiche, viaggi di integrazione culturale, escursioni sul territorio e attività conclusive.
Particolarmente ricco il programma di fine anno scolastico del Convitto Filangieri di Vibo Valentia.
Concluso il triangolare di calcio a 5 e pallavolo, organizzato dagli educatori del Convitto e dai docenti di scienze motorie Giuliani, Giamba, Dotti e che ha visto sportivamente fronteggiarsi le rappresentanze del Convitto e delle secondarie di 1° grado di Piscopio e San Gregorio d’Ippona, inizia oggi una settimana particolarmente intensa per il Filangieri, una delle scuole più antiche e storiche della Calabria.
Si parte oggi, lunedì 6 giugno, con il saggio di fine anno preparato dai docenti Lo Schiavo, Deodato, Iannelli, La Rosa e dagli allievi delle classi di strumento musicale (chitarra, piano, flauto, percussioni), con brani intervallati da declamazioni di estratti da alcuni testi letterari.
La location è lo splendido Chiostro secentesco del Convitto che, contestualmente, ospiterà una mostra grafico pittorica di lavori degli allievi di primaria e secondaria di 1° grado, curata dalle docenti Crispo e La Malfa.
Le attività di fine anno si concluderanno il 9 giugno con Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, adattato per le classi di scuola primaria dalla docente Macrì, responsabile delle attività che promuovono la diffusione della cultura musicale anche attraverso l’alfabetizzazione precoce, appunto fin dalla scuola primaria. Le scenografie sono a cura di Pino Congestrì e realizzate dagli ottimi collaboratori del Convitto.
“È un piacere – ha dichiarato Alberto Capria Rettore del Convitto Filangieri – dirigere docenti ed allievi così
partecipi e volitivi. Le attività di fine anno, erroneamente definite “ricreative”, sono al contrario un momento didattico importante e la giusta conclusione di un anno scolastico finalmente “normale”, di cui davvero si sentiva la mancanza”.
“Vedere ragazzi e bambini felicemente impegnati in questi ultimi giorni di scuola – ha concluso il Rettore – ripaga da tutte le fatiche ineluttabilmente legate al mondo della scuola che, comunque, rimane la parte migliore della nostra regione”.