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di Liliana Carla Bettini
Nella necropoli della città di Saqqara si trova la piramide di Djoser. Eretto in onore del faraone di cui porta il nome, questo monumento eccezionale offre spettacoli da tutti i punti di vista.
La necropoli è stata eretta verso occidente, il punto dove tramonta il sole, a simboleggiare la fine di un viaggio, la sera della vita.
La necropoli di Saqqara è la più importante di tutte le necropoli dell’antico impero egizio, area cimiteriale dell’antica Menfi, giace ai margini del deserto libico, sulla sponda occidentale del Nilo, 14 km a sud delle piramidi di Giza.
Contiene tombe di quasi tutti i periodi della storia egiziana. L’intero sito è stato più volte esplorato e saccheggiato dai primi tempi fino ai tempi moderni, in particolare sotto gli imperatori bizantini e i califfi dell’era islamica.
Anticamente erano quattordici i simulacri di porte, distribuite sulle quattro facce della recinzione del complesso funerario e solo una vera porta, situata vicino all’angolo sud-est, consentiva l’ingresso nel recinto.
Questo ingresso, che forma uno stretto passaggio, conduce ad un magnifico colonnato delimitato da due file di quaranta eleganti colonne che evocano steli di palma.
Su queste colonne si collocava una copertura in pesanti lastre di calcare. Uscendo da questo corridoio, gli occhi sono abbagliati dalla luce di un grande spazio aperto.



Una volta che sarai in questo grande spazio, capirai che la piramide non è l’unico oggetto di attrazione.
Vedrai edifici dedicati alle cerimonie di culto.
Distinguerai anche cappelle, un tempio funerario, ma anche padiglioni, altari e persino negozi.
È un insieme di antichità coronato dalla piramide che, con la sua altezza di circa 60 metri, dà l’impressione, con i suoi sei ordini sovrapposti, di una scalinata che sale verso il cielo.
Questa piramide è stata il risultato di varie modifiche apportate al progetto iniziale che era semplicemente una gigantesca mastaba, un monumento funerario in un unico blocco.
Lo schema immaginato per la piramide di Djoser contrasta con quello di tutti gli edifici eretti prima.
Dobbiamo questa innovazione architettonica al ministro Imhotep.
Architetto di formazione, aveva solide conoscenze di medicina e astronomia. Fu anche sommo sacerdote della città di Heliopolis. Assecondando il desiderio del re Djoser, di realizzare un progetto capace di differenziarsi, Imhotep aggiunse, via via, altri gradi, più corti e più stretti, realizzando la prima piramide a gradoni nella storia egiziana.
Questa struttura a sei livelli voleva simboleggiare l’elevazione dello spirito del sovrano alle altezze celesti e quindi agli dei.
Per costruire la piramide, il re Djoser ha dovuto centralizzare il potere e dedicare le risorse del paese al progetto su larga scala. Nessun sovrano l’aveva mai fatto prima e quindi fu il suo regno ad annunciare la prima età dell’oro dell’Egitto.
L’opera gigantesca si stima che abbia richiesto sforzi sovrumani poiché le pietre dovevano essere spostate per quasi 800 km.
Sotto la piramide c’era la tomba di Djoser e tramite gallerie si accedeva alle volte destinate ai membri della famiglia reale.



Sono stati portati alla luce molti oggetti scoperti durante gli scavi intrapresi nel sito. Potrai vedere centinaia di vasi preziosamente custoditi e due bare di alabastro conservati nelle gallerie della stirpe reale.
Proprio di fronte alla piramide si trova il Serdab, cella in arabo.
Questo contiene una statua del faraone Djoser accuratamente conservata in una bara di legno.
I fori praticati nelle pareti consentono di vedere la statua dell re sdraiato, si tratta, però, di una replica, la statua originale è ora conservata al Museo Egizio del Cairo.
Approfitta della tua visita al complesso funerario di Djoser per visitare anche il Museo Imhotep.
Vi sono esposti molti tesori scoperti nella piramide e nella necropoli di Saqqara.
Tra l’altro le piastrelle di terracotta blu rimosse all’interno della piramide di Djoser, la mummia di Merrenre I, così come la bara di legno di Imhotep.
Le enormi piramidi di Giza, i vasti templi tentacolari come Karnak ed Edfu, le tombe riccamente decorate di Luxor e il potere militare e politico di questo impero, tutto ebbe inizio qui.
Passo dopo passo, i faraoni dell’antico Egitto avrebbero costruito sulle fondamenta poste qui a Saqqara per creare la più grande civiltà che il mondo avesse mai visto.