Entrata nella tradizione degli italiani, fu istituita dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. L’abitudine della gita fuori porta è nata durante il ventennio fascista
Barbecue, scampagnata in montagna, giornata al mare o gita in campagna. Non importa cosa si decida fare, ma Ferragosto è entrato nella tradizione degli italiani al pari di Natale o Pasqua. Ma come nasce questa festa? E perché?

Tutto comincia nel 18 a. C. quando Augusto, imperatore romano, stabilì che nei primi giorni di questo mese si celebrassero le Feriae Augusti (riposo di Augusto), un periodo di festività dedicato al Dio dell’agricoltura e della fertilità Conso (nome che vuol dire seminare) dopo le fatiche del raccolto. Gli animali da tiro erano addobbati con fiori, gareggiavano in corse e quel giorno erano esenti da lavori, un esempio lo troviamo proprio nel famoso palio di Siena (l’etimologia della parola Palio deriverebbe appunto dal pregiato mantello romano che si vinceva dopo la corsa).

Le festività estive istituite dall’imperatore erano un’abile propaganda politica: si celebrava l’imminente vendemmia con i Vinalia e i festeggiamenti in onore a Vertumno, Dio responsabile del cambio delle stagioni e in particolare del passaggio dall’estate all’autunno. Secondo il mito, Vertumno si innamorò della Dea dei frutti Pomona ed è proprio la loro unione che permette ogni anno la trasformazione da fiore in frutto.
Tuttavia, la celebrazione che ha influenzato maggiormente il nostro Ferragosto è quella dei Nemoralia (da Nemus/bosco) in onore alla Dea Diana (la greca Artemide). Fu proprio questo culto ad ispirare la festività di Santa Assunta accolta in cielo con l’anima e il corpo. Diana è la Dea della luna e ne incarna l’aspetto crescente (la fanciulla) insieme ad Iside o Era (la madre/luna piena) ed Hecate (l’anziana/luna calante).
Si tratta di una Dea solitaria, gemella di Apollo (il sole) che abita nei boschi, cacciatrice e al tempo stesso protettrice degli animali selvaggi. Diana è vergine poiché dopo aver aiutato la madre a partorire (diviene così protettrice di partorienti, puerpere e neonati), rimane terrorizzata dai dolori provati da Latona per mettere alla luce il fratello gemello e supplica Zeus di accordarle castità inviolabile. Sua notissima vittima è Atteone che, come narrano le Metamorfosi di Ovidio, ebbe la sfortuna di vedere, per caso, la Dea insieme alle sue ninfe nuda mentre faceva il bagno in una fonte. Il giovane stava partecipando ad una battuta di caccia, la Dea, per vendicarsi dell’affronto, lo trasformò in cervo e lo fece divorare dai suoi stessi cani e catturare dai suoi compagni (l’episodio è raffigurato nella fontana della Reggia di Caserta appartenente al museo di Parco Reale).
Come dicevamo, la Chiesa cattolica ha colto l’occasione di questa festività per celebrare l’Assunzione della Madonna cogliendo lo spunto proprio da questa celebrazione. A confermare questo collegamento, lo studioso Frazer, secondo il quale come per la divinità pagana anche per la Madonna il 15 agosto si offrono tavolette votive con parti di corpo malate o guarite (i famosi ex-voto cristiani sono infatti un’antica usanza pagana), danze e preghiere; inoltre anche Diana intraprende un percorso che la conduce all’ascensione sulla luna. Il primo giorno accede al mondo dei morti, il secondo in cielo e il terzo giorno raggiunge l’astro di cui diviene emblema.

Se a partire dal VII secolo la Chiesa Cattolica ha deciso di festeggiare proprio il 15 agosto l’assunzione di Maria – il dogma dell’Assunzione (riconosciuto come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta, cioè accolta, in cielo sia con l’anima sia con il corpo – per quanto riguarda invece le gite fuori porta, la tradizione è nata durante il ventennio fascista: venivano organizzati treni a prezzi vantaggiosi per permettere alle persone povere di cambiare aria e vedere il mare o la montagna per la prima volta nella loro vita. In questo contesto è nata anche l’usanza del “pranzo al sacco”, ossia un pasto frugale portato da casa, trasformatosi oggi nei luculliani barbecue e/o allegre scorpacciate all’ora di pranzo
L’Italia non è l’unico Paese a festeggiare Ferragosto. Si celebra anche a San Marino e nel Canton Ticino. In Canada il 15 agosto ricorre l’Acadian Day per ricordare la prima colonia francese che ha raggiunto l’America del Nord. In Irlanda Ferragosto si chiama Féile Mhuire ‘sa bhFomhar, e si dice che chi fa il bagno in questo giorno godrà di una salute di ferro. A Nizza e nei paesi vicini vengono organizzati i fuochi d’artificio sul mare.
Sontuose erano la celebrazioni in epoca romana. Il santuario più importante di Artemide era situato nel bosco di Nemi nei pressi di Ariccia; qui, vi era un sommo sacerdote chiamato Rex Nemorensis/re del bosco, un ex schiavo che per ottenere il titolo aveva ucciso, in un duello rituale, un suo avversario e che avrebbe un giorno avuto la sua stessa sorte per continuare la successione di sacerdoti. Per aspirare al titolo ed ottenere lo scontro si doveva spezzare il ramo di un albero sacro a Diana custodito nel bosco nei pressi del tempio.
Durante le festività di Agosto, le donne si recavano in processione verso il tempio dove vi era un lago noto come specchio di Diana, avevano le chiome lavate e pettinate con cura, mentre le gestanti indossavano ghirlande di fiori e portavano fiaccole accese. Le fiaccole o il fuoco erano un richiamo alla scintilla della vita e al fuoco sacro tenuto sempre acceso dalle Vestali.

Così Ovidio descrive le sacre celebrazioni: “Nella valle Arriciana, c’è un lago circondato da foreste ombrose, ritenute sacre da una religione fin da tempi antichi… Su un lungo recinto, una siepe con appesi pezzi di fili tessuti, e iscrizioni assieme aggraziatamente posti qual doni alla Dea. Spesso una donna le cui preghiere sono state ascoltate da Diana, con una corona di fiori a coprire il capo, cammina da Roma portando una torcia accesa. Lì un ruscello fluisce gorgogliando dal suo letto roccioso...”
Come certamente starà accadendo ad ognuno di noi, soprattutto le varie chat sono inondate da messaggi di auguri, ma perché fare gli auguri di Ferragosto?

Anche questa si rifà ad un’antica usanza, quando, in occasione del Ferragosto, i lavoratori erano tenuti a porgere gli auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia. L’usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio. Basti pensare che fino a quando papa Giulio II non l’ha abolita, esisteva una speciale lista che fissava la misura delle mance che dovevano dispensare i cardinali, gli ambasciatori e gli alti dignitari.
Tantissime le manifestazioni che, nei secoli, si svolgono in questa giornata. Tra le tante, degna di nota è quella che si teneva nella Roma medievale, la processione notturna del ferragosto, a cui prendevano parte le corporazioni, i dignitari ed i funzionari, sfilando sotto archi di foglie e fiori, per un lungo percorso; e nella Roma moderna (nel sec. XVII) l’allagamento di piazza Navona.
Oggi, invece, gite, grigliate, baldoria, allegria.
Buon Ferragosto