Semplici cittadini, mondo politico e culturale. Un coro unanime e crescente di vicinanza. Questo pomeriggio confermato l’appuntamento con la Lirica. Il prefetto sta seguendo la vicenda.
“Indignati per questo vile gesto, che si commenta da sé, il CEV continuerà sempre la sua missione di promotore di cultura e “legalità” della città di Vibo Valentia”.
Questa poche, ma significative parole scritte sulla pagina facebook del Comitato a commento di quanto accaduto ieri sera intorno alle 21, quando alcuni presenti nel vicino locale Filippo’s si sono accorti della presenza di fiamme e fumo che stavano avvolgendo uno dei portoni di Palazzo Gagliardi, precisamente l’area assegnata al CEV, il Comitato degli Editori Vibonesi, incaricato dalla Capitale Italiana del Libro, a farne la sede di eventi artistico-culturali.
L’immediato intervento ha impedito il propagarsi delle fiamme, nel mentre sono stati avvertiti i carabinieri, subito intervenuti sul posto, ed alcuni responsabili del CEV.
I locali interni erano già avvolti dal fumo, mentre con secchi d’acqua ed estintori si è cercato di bloccare con tempestività che le fiamme avvolgessero per intero il portone in legno.
Subito avvertita, il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, ha condannato il gesto rilasciando nell’immediatezza una dichiarazione.
“Hanno tentato di appiccare fuoco ad una porta di Palazzo Gagliardi, quella relativa ai locali dati in uso al CEV – ha dichiarato Maria Limardo – È un gesto deprecabile di fronte al quale la comunità Vibonese esprime tutto il suo sdegno e che non può essere qualificato come una “bravata” dei soliti “balordi” ma che va condannato con assoluta fermezza”.
“Mentre esprimo solidarietà agli amici del CEV i cui locali sono stati invasi dal fumo – ha proseguito il sindaco – un grazie va ai Carabinieri per il loro tempestivo intervento e a quei cittadini attivi e responsabili che hanno dato l’allarme”.
Subito dopo è intervenuto il deputato vibonese Giuseppe Mangialavori: “Ormai non c’è limite al peggio – ha dichiarato il Presidente della Commissione bilancio della Camera – Qualcuno ha tentato di incendiare una porta di Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia. È un gesto che lascia senza parole e che deve indignare profondamente tutta la città. Solidarietà ai responsabili del Comitato editori vibonesi, che ha in uso i locali interessati dal principio d’incendio”.
“La speranza – prosegue il politico vibonese – è che le telecamere di sorveglianza abbiano ripreso la scena e che si possa presto risalire agli autori di un gesto vile e sconsiderato. Sono certo che il Cev saprà continuare la sua azione meritoria per la crescita culturale e sociale di Vibo Valentia. Questi atti criminali non fermeranno la Vibo migliore”.
È un continuo susseguirsi di dichiarazioni e gesti di solidarietà, confermano gli esponenti del CEV: “Un mare di messaggi di semplici cittadini, operatori culturali, esponenti del volontariato e politici – specificano – che ringraziamo. I nostri telefoni e le pagine social sono letteralmente invasi di dichiarazioni di vicinanza e di solidarietà”.



Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha dichiarato: “Chi ha provato a dare fuoco al portone di Palazzo Gagliardi, ha compiuto un gesto che non è solo contro il comitato editori vibonesi, a cui va tutta la mia vicinanza e solidarietà, ma che danneggia, nel suo valore simbolico, tutta la città di Vibo. Non ci si rende conto che più affonda la Calabria, più affondiamo tutti noi, nessuno escluso, compreso chi compie questi crimini. Continuiamo a farci del male da soli”.
Il parlamentare del Movimento Cinque Stelle Riccardo Tucci: “Apprendo con sgomento e con non poca sorpresa del tentativo di incendio del portone d’ingresso del salone del Comitato Editori Vibonesi, dentro Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia. Sulla natura dolosa del gesto pare non vi sia nessun dubbio. Resta l’amarezza unita all’indignazione per un’azione così terribilmente violenta, assurda e insensata. A chi può dare fastidio un centro culturale che con le sue iniziative ha elevato la città agli onori della cronaca nazionale? Fatico a trovare una risposta”.
“Sta di fatto che quanto successo non colpisce e offende solo il Cev – ha aggiunto il parlamentare pentastellato – ma tutta Vibo e i vibonesi onesti. Mi auguro gli inquirenti possano fare presto piena luce sulla vicenda assicurando alla giustizia gli ignoti malfattori. Giunga la mia piena e sentita solidarietà ai responsabili del CEV, e li esorto a continuare nella loro opera culturale; quanto accaduto ci suggerisce che ve n’è abbastanza bisogno”.
Per il consigliere regionale Francesco De Nisi, si tratta di: “Un gesto che offende la città di Vibo Valentia e tutti coloro che hanno a cuore il sapere, la storia ed i valori».
Il coordinatore regionale di “Italia al Centro” esprime ferma condanna «per un atto vile, che mira a ferire la nostra sensibilità e la straordinaria tradizione culturale e civile della città di Vibo Valentia».
Il consigliere regionale, inoltre, non esita a sottolineare che in casi del genere occorre «fare i conti con gli incivili e con l’ignoranza» e che ciò «ci deve far riflettere sulla necessità di protezione e sicurezza degli immobili e dei luoghi simbolo delle nostre città». Poi, conclude: «Ecco perché bisogna da un lato cercare di educare i cittadini al bello, perché e dall’altra anche con il controllo e le sanzioni».
“Il tentativo di incendio del portone che dà accesso ai locali in uso al CEV – ha dichiarato il consigliere regionale Raffaele Mammoliti – va stigmatizzato senza se e senza ma. Esprimo la concreta vicinanza e solidarietà al Comitato Editori Vibonese, un riferimento culturale imprescindibile per una necessaria crescita civile e democratica per la città e l’intero territorio”.
“Non va affatto sottovalutato l’ennesimo episodio – ha aggiunto Mammoliti – che evidenzia in maniera incontrovertibile una preoccupante recrudescenza criminale alla quale bisogna rispondere intensificando l’impegno dell’intera società civile e l’attenzione da parte delle autorità competenti al fine di garantire la sicurezza e il presidio del territorio provinciale”.
Messaggi di solidarietà sono giunti direttamente ai responsabili del CEV anche dal sottosegretario Wanda Ferro, dal consigliere regionale Michele Comito, dal consigliere comunale Stefano Luciano. L’assessore comunale alla Cultura, Antonella Tripodi parla di: “Tristezza e mortificazione continua al nostro territorio”.
In particolare, il sottosegretario agli Interni, Wanda Ferro, ha dichiarato: ““Teniamo alta l’attenzione sui preoccupanti episodi criminali che continuano a verificarsi in Calabria. Gli ultimi in ordine di tempo il grave atto intimidatorio nei confronti di una concessionaria di automobili di Catanzaro – dopo che in precedenza nel capoluogo si erano verificate una sparatoria per strada e la morte di due persone nello scoppio di un ordigno – e l’incendio appiccato al portone di palazzo Gagliardi, sede di uffici del Comune di Vibo Valentia. Nella certezza che le forze dell’ordine faranno presto piena luce su questi episodi, voglio assicurare la costante attenzione del Viminale sull’azione di contrasto alla criminalità in Calabria. In tale direzione ho programmato fin dal mio insediamento una serie di incontri istituzionali con le autorità di governo e i vertici delle forze dell’ordine delle province calabresi, sia per approfondire le dinamiche criminali sul territorio, sia per avviare un confronto permanente sulle più opportune iniziative volte a sostenere l’azione di contrasto”.
L’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Giovanni Russo, ricorda che: “Palazzo Gagliardi, uno dei palazzi più prestigiosi di Vibo Valentia, negli ultimi anni è ritornato ad essere il cuore pulsante della vita culturale di tutta la città. Un palazzo che è ritornato ad essere di tutti i vibonesi. Ecco perché l’atto di ieri sera lascia ancora di più sbigottiti”.
“Troppi atti deprecabili stanno avvenendo negli ultimi mesi – conclude Russo – Gli amici del CEV, sicuramente sapranno andare avanti più determinati di prima”.
Pasquale La Gamba e Salvatore Pronestì, rispettivamente a nome del coordinamento provinciale e cittadino di Fratelli d’Italia, esprimono solidarietà agli amici del CEV per il vile gesto perpetrato ad uno degli ingressi di Palazzo Gagliardi: “Ancora una volta ci troviamo costretti ad intervenire sugli atti di vandalismo ai danni della nostra città – dichiarano – Queste forme di vandalismo, ad opera di pochi balordi, oltre a danneggiare la cosa pubblica creano un danno d’immagine enorme contribuendo a mettere in cattiva luce la nostra comunità”.
La sezione di Vibo Valentia del PD evidenzia: “L’azione incendiaria ai danni di Palazzo Gagliardi è un’offesa alla comunità di Vibo Valentia e a tutte le persone che lavorano per promuovere la crescita civile e culturale del nostro territorio” .
“Condanniamo con forza questo atto ignobile – conclude la nota del PD vibonese – ed esprimiamo vicinanza e solidarietà al CEV Comitato Editori Vibonesi.
Dal mondo della scuola, il dirigente scolastico Mimma Cacciatore: “Ho appreso del deprecabile gesto compiuto contro la sede del Cev ed esprimo sdegno per chi ha commesso il vile gesto che per me è gente violenta e indegna di essere definita persona ed al contempo esprimo massima solidarietà e vicinanza ai componenti del CEV. Forza…andate avanti sempre più uniti e convinti che la violenza debba essere sconfitta con la cultura”.
“Piena solidarietà” al CEV anche da parte dell’ANCRI, l’associazione degli Insigniti al Merito della Repubblica, che ha fatto pervenire un messaggio tramite il Presidente regionale, Gaetano Paduano.
Sull’episodio è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Comunale di Vibo Valentia, Rino Putrino: “Il vile quanto deprecabile episodio del tentativo doloso di incendio ad una porta del nobiliare palazzo vibonese à ha dichiarato – ripropone tristemente la nostra amata Vibo alla cronaca per circostanze ben lontane dalle connotazioni socio culturali e turistiche che l’hanno da sempre distinta. A margine di tali azioni riprovevoli, la frustrazione alimentata dal disagio sociale diffuso nella società e la mancanza di senso civico come segni inequivocabili di una situazione di stallo dalla quale occorre tempestivamente tirarsi fuori. Per tali motivi ognuno di noi, indipendentemente dal ruolo rivestito, attraverso l’incondizionata fiducia nelle Istituzioni, ha l’obbligo ed il dovere civico di rispettare le leggi, denunciare ove ciò non accada e farsi parte diligente per il bene comune, i cui risvolti positivi avranno futuri riflessi sulle nuove generazioni”.


Dal CEV sono in pochi a parlare preferendo rimboccarsi le maniche e proseguire nel lavoro di promozione della cultura.
A tal proposito, Maurizio Bonanno, anche in veste di Presidente della Società dei Concerti Euterpe, assicura: “S i va avanti e soprattutto confermiamo l’appuntamento di questo pomeriggio alle 18 con la stagione Lirica che stiamo portando avanti con l’associazione Traiectoriae”.
“Non pensate di poterci fermare”, conclude Maurizio Bonanno.
Sempre dal CEV, Enrico Buonanno, insieme a Simona Toma, direttore editoriale di Libritalia: “La città di Vibo Valentia continua ad essere vittima di continui atti vandalici che colpiscono i luoghi in cui si cerca di costruire un futuro alternativo alla strada per i ragazzi più difficili. Giusto qualche mese fa’, l’irruzione al teatro nuovo e il deturpamento degli interni con gli estintori e la rottura di alcune porte, il furto di parte di una casetta di fondazione Carime sul corso e tante altre bravate più o meno importanti. Ora è toccato a palazzo Gagliardi zona Cev, in una zona centrale alla movida vibonese dove solo grazie ai cittadini attenti, ai ragazzi di Filippo’s e ai carabinieri con il loro tempestivo intervento è stato possibile evitare il peggio, poiché il tutto poteva essere destinato al rogo”.
“Da questi segnali – proseguono Enrico Buonanno e Simona Toma – si percepisce il grado di povertà educativa e culturale di alcuni giovani vibonesi e soprattutto delle loro famiglie. Per noi la sfida di lavorare e aiutare i giovani con attività ed eventi culturali alla scoperta e al rispetto del nostro patrimonio storico diventa sempre più importante, e più importante sarà il nostro impegno affinché si possa creare un’alternativa culturale, educando i giovani alla bellezza e soprattutto far conoscere loro la storia millenaria della nostra città.”.
“Non so se definirlo atto di vandalismo o di pura stupidità – dichiara a sua volta Patrizia Venturino, titolare della casa editrice Il Cirstallo e portavoce del CEV – fatto sta che quello che è accaduto ieri sera ad un portone di Palazzo Gagliardi, che tra le altre cose noi del CEV utilizziamo come uscita di sicurezza, è veramente grave. Ben vengano gli atti si solidarietà, ma la cosa più importante è che si scoprano al più presto i responsabili di questo scellerato gesto e che si assumano la responsabilità di ciò che hanno fatto, ripagando i danni causati ad un bene della collettività. Noi comunque, andremo avanti lo stesso nella convinzione che la Cultura con la “C” maiuscola non può essere fermata a maggior ragione dalla stupidità!”.
Duro il commento di Renato Costa, di Beroe Edizioni: “Ieri sera a Vibo non si è consumato un semplice atto intimidatorio contro un gruppo di persone. Ieri sera a Vibo si è consumato un vero e proprio Crimine contro il patrimonio dell’umanità! – ha dichiarato, tra l’altro -Palazzo Gagliardi non è un semplice luogo di ritrovo, ma la storia di Vibo e in quanto tale appartiene alla storia del mondo”.
Altro componente del CEV, Tonino Fortuna, direttore di Zoom24: “Le bestie, questa volta, sono entrate in azione a Palazzo Gagliardi. Le stesse bestie che non consentono agli studenti di entrare ed uscire dalle scuole ed ai nostri figli di passeggiare liberamente sul corso. In qualche modo dovranno essere pur fermate!”.
Intanto, non si arrestato i messaggi di solidarietà da parte dei tanti vibonesi rimasti colpiti da quanto accaduto ieri sera.