L’amministrazione comunale, attraverso l’impegno degli assessorati alla Cultura ed alle Politiche Sociali e Istruzione, celebrerà con un incontro a Palazzo Gagliardi alle ore 17,30
“La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Dunque, il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, dedicato alla commemorazione del dramma dell’Esodo dei giuliani, degli istriani, dei dalmati dalla loro terra e all’orrore delle foibe.
È solo dal 2004 che in Italia si celebra il giorno del ricordo che vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Una vicenda che ai più è ancora sconosciuta e che non sempre viene trattata in maniera esaustiva nei libri di scuola. Il Comune di Vibo Valentia ha inteso solennizzare questo Giorno organizzando un interessantissimo appuntamento, grazie all’impegno dell’Assessore alla Cultura Antonella Tripodi, sostenuta dalla collega alla Politiche Sociali e Istruzione, Rosa Chiaravalloti, L’occasione offrirà un momento di forte impatto, per come voluto dal sindaco Maria Limardo, grazie alla testimonianza diretta di una esule, Lucilla Crosilla, la cui famiglia proveniente da Canfanaro d’Istria, trovò accoglienza a Vibo Valentia realizzandosi qui una perfetta integrazione, che ha fatto di loro dei “Vibonesi autentici” talmente inseriti nel tessuto sociale cittadino da esserne parte integrante loro stessi ed i loro figli e nipoti, generazioni intere che sono un tutt’uno con la storia moderna ed attuale della città.
A coordinare i lavori, il giornalista Maurizio Bonanno, testimone diretto di questa integrazione cresciutosi da bambino con a fianco la famiglia Crosilla, vicina di casa ed amica della sua famiglia.
“Anche se ogni tanto riemergono tentativi negazionisti – afferma Maurizio Bonanno nel ringraziare l’assessore Tripodi che ha voluto coinvolgerlo – la verità è ormai consolidata nella coscienza degli italiani. Attraverso l’istituzione di questa giornata, tanti, soprattutto i giovani hanno scoperto quelle pagine di storia che erano state assurdamente cancellate. Per chi come me ha il “vizio” di leggere e studiare la Storia, non è concepibile che qualcuno abbia potuto consentire questo “errore” culturale oltre che storico provando, per fortuna inutilmente, a nascondere pagine che hanno nomi, cognomi, vicende e responsabilità. Prima dell’istituzione del Giorno del Ricordo, sui libri di scuola non si parlava né di Esodo né di Foibe; su molti testi, alla voce “foibe”, c’era scritto solo “cavità carsiche”… Una vergogna che oggi non è più possibile!“.
A suggellare l’evento, la presenza del Vescovo della Diocesi, mons. Attilio Nostro, che chiuderà i lavori.