Condannati capicosca e gregari. Assoluzione per Gianluca Callipo, Vincenzo De Filippis, Alfredo Lo Bianco, Francesco Patania. 11 anni a Giancarlo Pittelli
di Maurizio Bonanno
Siamo in pieno autunno, eppure a Vibo Valentia si respira un’aria piacevole: più leggera, pulita, limpida.
Come quando in piena estate il bel tempo è sconquassato da un improvviso e violento temporale che quasi mette paura per il vento forte che spazza via ogni cosa e la pioggia battente che mette in fuga in cerca di riparo, così Vibo Valentia aveva vissuto il blitz di Rinascita-Scott il 19 dicembre del 2019.
Oggi quella burrasca si è esaurita, ha lasciato un’aria pulita e limpida, proprio come quei temporali estivi che dopo regalano un senso di sollievo e invitano a dare uno sguardo verso il cielo tornato azzurro mentre l’odore dell’erba bagnata riempie l’aria di un profumo rassicurante.
Perché la sentenza emessa oggi nell’aula bunker di Lamezia Terme ha chiarito in maniera netta quale piovra teneva in ostaggio il territorio del Vibonese, quali violenze e connivenze stringevano la morsa annientando ogni tentativo di crescita e di sviluppo di quest’area della Calabria.
Perché questa sentenza dimostra che, se per i presunti capimafia e i loro gregari le contestazioni hanno retto, con condanne fino a 30 anni e pure oltre, alla richiesta della Dda, si può anche dire che per quanto concerne l’aspetto legato ai professionisti ed alla politica, ai cosiddetti “colletti bianchi” finiti nell’inchiesta e poi nel maxiprocesso, il teorema della procura non ha resistito alla prova del dibattimento, per come confermano non solo le assoluzioni, quanto le formule con le quali sono state emesse queste assoluzione, per come si legge nell’odierno verdetto, la cui lettura è durata un’ora e quaranta minuti.
Su tutte, spicca l’assoluzione per l’ex sindaco di Pizzo Gianluca Callipo, per l’ex assessore regionale Luigi Incarnato, per l’ex assessore all’ambiente del Comune di Vibo Valentia, Vincenzo De Filippis, per l’ex consigliere comunale e presidente della Provincia di Vibo Valentia Alfredo Lo Bianco e per l’ex presidente della Vibonese Calcio, Francesco Patania; ed ancora, per l’ex comandante dei vigili urbani di Pizzo, Enrico Caria, e per l’ex sindaco di Nicotera Salvatore Rizzo.
Di fatto, si può dire assolto anche l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino, al quale, caduta l’accusa più infamante e grave, quella di associazione mafiosa, gli resta da scontare un anno e 6 mesi (la Dda aveva chiesto 20 anni), perché riconosciuto colpevole di un reato minore.
A pagare, ma con una differenza di sei anni tra pena richiesta e pena inflitta, l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli condannato ad 11 anni di reclusione, così come viene condannato a 4 anni l’ex comandante della Polizia municipale di Vibo Valentia Filippo Nesci (i pm avevano chiesto 6 anni). Il carabiniere Antonio Ventura accusato di essere stato il confidente dei clan di Vibo Valentia, è condannato a 5 anni e sei mesi; per Michele Marinaro, ex maresciallo della Guardia di Finanza in servizio alla Sezione operativa della Direzione investigativa Antimafia del capoluogo calabrese, il Tribunale collegiale ha sentenziato una pena di 10 anni e 6 mesi di reclusione.
Regge e trova ampia conferma, invece, tutto ciò che riguarda il peso della criminalità organizzata e dei clan che tenevano in ostaggio il territorio vibonese.
Tengono le accuse per l’avvocato Francesco Stilo (14 anni), per l’imprenditore Mario Lo Riggio (17 anni), e soprattutto quelle ai presunti vertici del crimine vibonese dove spiccano le pene per i Bonavota (30 anni per Domenico, 28 per il fratello Pasquale e 16 per l’altro fratello Salvatore); Saverio Razionale, ritenuto a capo della Locale di San Gregorio D’Ippona, Paolino Lo Bianco (vertice della cosca di Vibo Valentia) e Antonio Vacatello (considerato esponente di spicco della ‘ndrina di Vibo Marina). Con loro, il lungo elenco di capi e gregari che dovranno restare dietro le sbarre a scontare le loro condanne.
Eh sì! Si respira un’aria più leggera, limpida, pulita da oggi nel Vibonese.
Ci sarà la Rinascita!