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Sistema Bibliotecario, Lo Schiavo e Mammoliti chiedono l’intervento della Giunta Regionale

sbv

&NewLine;<p><em>I due consiglieri regionali vibonesi presentano una mozione per impegnare la Giunta utile a rifondazione del Centro culturale<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Intorno al futuro del Sistema Bibliotecario Vibonese c&&num;8217&semi;è finalmente chi prova a fermare il fiume di parole&comma; buone a dare fiato a rivendicazioni personalistiche ma prive di efficacia&comma; che taluni continuano a buttare nella mischia&comma; forse per lavarsi la coscienza&period; E così&comma; dopo le solite esternazioni dei soliti e dopo le estemporanee iniziative che&comma; fuori dalla realtà&comma; sono state buone solo a solleticare gli immancabili&comma; di questi tempi&comma; populismi&comma; c&&num;8217&semi;è chi per fortuna&comma; tenta strade concrete e fattibili&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Lo ha fatto il sindaco di Vibo Valentia&comma; Maria Limardo&comma; attraverso alcune proposte praticabili e soprattutto attraverso l&&num;8217&semi;annuncio di azioni concrete&period; Lo fanno i consiglieri regionali vibonesi Antonio Lo Schiavo&comma; presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti&comma; e Raffaele Mammoliti&comma; esponente del gruppo del Partito democratico a Palazzo Campanella&comma; che hanno presentato una mozione che impegni la Giunta regionale ad adottare soluzioni idonee a salvaguardare il Sistema bibliotecario vibonese&period; L’atto prevede che la massima assise regionale impegni la Giunta «ad individuare la soluzione giuridico-amministrativa maggiormente idonea a rifondare il Centro Sistema Bibliotecario Vibonese&comma; predisponendo gli atti necessari per la sua trasformazione nella veste giuridica più confacente al rilancio dell’Ente»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In premessa i due consiglieri ricordano che «il Sistema Bibliotecario Vibonese &lpar;ente intercomunale associativo costituito con delibera della Giunta Regionale n° 5470 del 13&period;12&period;1988&rpar; versa in una crisi finanziaria strutturale&comma; avendo una situazione debitoria al 31&period;12&period;2023 di € 686&period;206&comma;11&comma; a fronte di crediti per € 148&period;604&comma;20&semi; il SBV è finanziato da un contributo di € 0&comma;40 ad abitante dai 21 Comuni ad esso aderenti&period; Tuttavia pochi Comuni sono puntuali nel versamento delle quote annuali&comma; né il&nbsp&semi;CSBV&nbsp&semi;ha le risorse necessarie per procedere coattivamente a&nbsp&semi;riscuoterle&period;&nbsp&semi;Inoltre&comma; il contributo fisso da parte della Regione Calabria di&nbsp&semi;50mila&nbsp&semi;euro annue è cessato nel 2008&semi; tale situazione mette a rischio l’esistenza del CSBV&comma; che ad oggi ha soltanto una dipendente e zero fondi in cassa a fronte di alcuni atti ingiuntivi e&sol;o esecutivi di rilevante importo»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Inoltre&comma; i consiglieri rammentano che «attualmente il SBV è una delle più grandi biblioteche pubbliche della Calabria poiché custodisce al suo interno 90mila volumi e gestisce oltre 2 milioni di schede bibliografiche on line&period; Nei suoi 30 anni di attività è stato il fulcro del Servizio bibliotecario regionale ed ha posto in collegamento telematico circa 160 biblioteche statali regionali&comma; comunali&comma; universitarie &lpar;comprese la &OpenCurlyDoubleQuote;Magna Graecia” e la &OpenCurlyDoubleQuote;Mediterranea”&rpar; nonché il Polo culturale Mattia Preti del Consiglio regionale e la biblioteca del Museo archeologico di Reggio Calabria&period; Il SBV è stato inoltre promotore di iniziative di rilevanza nazionale&comma; come il &OpenCurlyDoubleQuote;Festival leggere e scrivere”&comma; ed ha curato&comma; per conto della Regione Calabria&comma; la partecipazione ai Saloni del Libro di Torino e di Napoli&period; Nella sua vita&comma; insomma&comma; è stato un Ente al servizio della cultura calabrese e anche della Regione Calabria»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per Lo Schiavo e Mammoliti&colon; «di fronte a tali rilevanti elementi la Regione Calabria deve riconsiderare il ruolo del SBV nel quadro delle sue politiche culturali e fare in modo che questo non sparisca&comma; travolto da una condizione economica che&comma; oggettivamente&comma; allo stato&comma; non ne garantisce la sopravvivenza&period; Nel passato&comma; anche più recente&comma; il Consiglio regionale è stato chiamato a soccorrere e salvare dal collasso&comma;&nbsp&semi;rifondandoli sotto&nbsp&semi;nuova veste giuridico&sol;amministrativa&comma; numerosi enti strumentali o comunque partecipati dalla Regione&period; A maggior ragione può essere soccorso il SBV&comma; il quale non presenta&comma; allo stato&comma; una massa debitoria particolarmente grave»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Infine si specifica che «tra le diverse opzioni possibili&comma; vi è anche quella di promuovere una Fondazione partecipata dalla Regione Calabria &lpar;socio promotore&rpar; ed aperta all’adesione degli Enti locali del territorio &lpar;come soci fondatori&rpar; oltre altri Enti pubblici territoriali&comma; quali la Camera di commercio&comma; le istituzioni scolastiche&comma; la Curia vescovile&comma; nonché organismi di rappresentanza delle forze imprenditoriali territoriali ed Enti del terzo settore iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore&period; La Fondazione avrebbe personalità giuridica mista»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«Auspichiamo – sottolineano i due consiglieri regionali proponenti – che tutta l’assemblea regionale possa convergere su tale iniziativa volta a salvaguardare uno dei più importanti enti culturali della regione&comma; in un’azione comune e condivisa che non muove da posizioni politiche precostituite ma che&comma; al contrario&comma; intende promuovere i valori universali della diffusione della cultura a beneficio della collettività tutta»&period;<&sol;p>&NewLine;

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