Il saggio storico di Raniero Pacetti ed il libro di ricette suveratane di Barbara Froio saranno presentati a Torino venerdì 10 maggio alle ore 20.00 nella Sala Calabria
Il Cristallo torna a Torino e piazza un’accoppiata editoriale di sicuro successo: Fragmenta: Intrigo di potere a Monteleone di Raniero Pacetti e Maramenti Il profumo dei ricordi. Racconto delle ricette suvaratane di Barbara Froio.
È ormai scattato il conto alla rovescia per l’apertura della XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro, in programma a Torino dal 9 al 13 Maggio, e tutto è pronto per accogliere il pubblico e ospitare le 41 case editrici calabresi (lo scorso anno erano state 32) e i 20 autori calabresi che parteciperanno alla kermesse.
Negli oltre 200 metri quadri del padiglione Calabria ci sarà ampio spazio per gli incontri, il bookshop in cui ogni casa editrice avrà un adeguato posto personalizzato, l’angolo per l’ascolto degli audio libri, uno spazio relax, videowall su cui si potranno seguire gli incontri in diretta e visionare brevi video prodotti dalle case editrici.

Un calendario che vedrà susseguirsi nelle cinque giornate della kermesse 85 incontri con la presenza di oltre 220 autori, editori, giornalisti, rappresentanti istituzionali. Il grande scrittore calabrese Saverio Strati sarà ricordato al Salone nel centenario della sua nascita con una serie di incontri e di approfondimenti tematici con il contributo di autorità e di studiosi e letterati. Grande spazio nell’ambito delle giornate sarà anche dedicato al poeta lametino Franco Costabile, nel centenario della nascita.
Numerosi gli autori ospiti e diverse scuole calabresi saranno presenti al Salone: tra questi, spicca il Liceo classico Michele Morelli di Vibo Valentia.
Per Il Cristallo, la apprezzata casa editrice vibonese, si tratta di una conferma, dopo il successo della scorsa edizione. L’appuntamento è per la giornata di venerdì quando nello stand Calabria alle ore 20.00 è previsto l’incontro con i due autori ed il direttore editoriale de Il Cristallo, Maurizio Bonanno.

“Si tratta di due volumi di straordinario interesse – afferma la titolare de Il Cristallo, Patrizia Venturino – Maramenti è una vera e propria guida tra le ricette della gastronomia della tradizioni soveratese o, come dice l’autrice “suvaratane”, ma che rappresenta la cucina caratteristica della Calabria, che cattura con la chiarezza dello stile senza enfasi della scrittura e trasmette una certa sottile nostalgia per le cose che sono state: sapori e ricordi. Maramenti, infatti, vuol dire “mi rammento”, ma detto in modo partecipato, perché quando lo si dice, si deve battere il palmo della mano sulla fronte”.

“Il pregio di questo libro di Barbara Froio – aggiunge – è che il corpus delle ricette si arricchisce di una dimensione storica leggera e godibile nell’eleganza dell’osservazione puntuale dei rituali per cui si finisce impigliati nella trama di una società semplice fatta di usanze codificate e gelosamente custodite”.
Diverso il contesto nel quale si dipana Fragmenta: Intrigo di potere a Monteleone.
In questo caso, Raniero Pacetti ricostruisce con dovizia di particolari e l’utilizzo di documenti storici accertati la vicenda alle modalità di acquisizione di Monteleone da parte del Pignatelli, questione che da secoli registra discordanti opinioni tra gli storici locali.
Partendo dalle considerazioni a suo tempo espresse da Giambattista Marzano e Pietro Tarallo, Pacetti dimostra come sia più vicino alla verità quanto da loro affermato per cui il Pignatelli si sarebbe impadronito della città in modo fraudolento essendo inoltre il mandante dell’uccisione di sette cittadini che si erano opposti alla sua ingiusta presa di possesso.

“Sulla scorta di testi e documenti, recentemente rintracciati, relativi al processo portato avanti dalla cittadinanza contro i presunti usurpatori – come afferma lo storico Giuseppe Caridi – Raniero Pacetti pubblica questo volume, corredato da una interessante appendice, con cui si proietta nuova luce sulla spinosa questione. Essa continua infatti a essere vivacemente dibattuta dagli studiosi vibonesi ma riveste un’importanza storiografica di più ampia portata in quanto può considerarsi parte di quella storia locale che, qualificata da rigore scientifico ed efficace impostazione metodologica, riesce a elevarsi a un livello complementare rispetto alla storia generale, di cui – come sottolinea Gabriele De Rosa – serve «a cogliere e distinguere le diversità» e perciò non solo ad allargarne la basi conoscitive ma a fornire talvolta anche modelli interpretativi suscettibili di più vasta applicazione”.
“Come casa editrice – conclude Patrizia Venturino – siamo soddisfatti dell’interessante accoppiata che proponiamo in questa edizione del Salone di Torino. Due libri la cui lettura coinvolge ed intriga, aggiunge conoscenza e cultura calabrese, quella che è nostro dovere valorizzare e promuovere”.