La decisione del Tribunale della libertà di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Vibo Valentia sull’ipotesi di peculato
Dopo quasi un mese passato agli arresti domiciliari, tornano liberi Gilberto Floriani e Valentina Amaddeo, arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Vibo Valentia con l’ipotesi di peculato aggravato riguardante la gestione del Sistema Bibliotecario Vibonese. Gilberto Floriani è lo storico direttore dell’istituzione culturale, mentre Valentina Amaddeo, attualmente dipendente comunale, per un certo periodo ha ricoperto il ruolo di direttore amministrativo, subentrata nell’incarico, una volta che Floriani era andato in pensione
La revoca è stata deliberata dal Tribunale del riesame di Catanzaro, che ha così accolto il ricorso degli avvocati dei due indagati.
Come si ricorderà, a carico dei due ex dirigenti del Sistema Bibliotecario Vibonese è stato disposto anche il sequestro di beni per un valore di 230 mila euro, equivalenti al totale delle somme di cui, secondo l’accusa, Gilberto Floriani e Valentina Amaddeo si sarebbero illecitamente appropriati. Nell’inchiesta risultano indagati, in stato di libertà, anche tre figli di Floriani, Emilio, Gabriele e Giuseppe.
Tutto ruota intorno alla gestione del Sistema Bibliotecario Vibonese dal punto di vista contabile (viene contestata la manipolazione dei bilanci) e degli incarichi.
In particolare, Gilberto Floriani avrebbe avuto a titolo di indennità di direzione, rimborsi spese e, per il conferimento di incarichi, una somma pari a circa 87mila euro. mentre ai figli Emilio, Giuseppe e Gabriele (indagati a piede libero) sarebbero andati rispettivamente 64mila, 70mila e 8mila euro. Una gestione illecita, a giudizio dell’accusa, che ha portato al dissesto dell’ente che nel periodo oggetto di indagine ha maturato una situazione debitoria quantificata in circa 700.000 euro.