Dibattito con Alfonso Grillo, che risponde alle tante domande poste da giornalisti e pubblico
Vent’anni di Parco delle Serre. Ovvero, vent’anni dal suo avvio grazie all’azione determinante dell’allora Assessore regionale all’Ambiente Mimmo Basile, ma trenta dalla legge istitutiva che, su impulso del WWF, fu proposta e fatta approvare dall’allora consigliere regionale Domenico Romano Carratelli.
Vent’anni dalla sua istituzione con il primo Consiglio d’amministrazione, alla cui guida fu chiamato il sen. Antonino Murmura, ottima intuizione del lungimirante assessore Basile che così valorizzò una storica figura di politico che ha operato in figura del territorio.
Il percorso compiuto dalla creazione del Parco Naturale Regionale delle Serre fino ad oggi ed il ruolo che nel corso del tempo ha assunto, non solo di tutela ambientale ma soprattutto di valorizzazione delle potenzialità del territorio sono stati i punti centrali del dibattito che ha visto protagonista l’attuale Commissario del Parco, Alfonso Grillo che già vent’anni fa fece parte di quel primo consiglio d’amministrazione.
Alfonso Grillo è stato sottoposto al fuoco di fila delle domande di due giornalisti: Biagio La Rizza che qui opera e ben conosce la realtà di queste zone, e Maurizio Bonanno, memoria storica non solo per i tanti anni di attività giornalistica ma anche perché vent’anni fa seguì in prima persona il concepimento del Parco in qualità di Consulente dell’assessore regionale all’Ambiente, Mimmo Basile.
L’evento, inserito nell’ambito delle manifestazione di “Serreinfestival”, si è svolto nell’affascinante cornice dell’area pic.nic del Bosco di Santa Maria a Serra San Bruno.
Dopo l’introduzione del componente dell’associazione “Condivisioni” Francesco De Caria e le riflessioni del responsabile di Ecolive, Dominik Gallè, sulla necessità di valorizzare il legno locale, il commissario del Parco delle Serre Alfonso Grillo ha avuto modo, rispondendo alle domande incalzanti dei due, di tracciare un bilancio della storia del Parco, sottolineandone le evoluzioni e guardando alle prospettive future. Un Parco che nel corso del tempo da ente di tutela ambientale, fonte di vincoli e divieti, è divenuto motore di opportunità al punto che, rispetto ai 26 Comuni che ne attualmente fanno parte, vi sono altre 10 richieste d’ingresso, perché – ha spiegato Grillo – Abbiamo superato il concetto di museizzazione ed il Parco è diventato un Ente aperto, attrattivo, che produce sviluppo, che si apre alle aziende, alle scuole ed alle associazioni e con esse collabora generando occasioni di crescita”.
«Il Parco in questi anni è cresciuto, abbiamo fatto tantissimo sulla tutela della biodiversità e tanto rimane ancora da fare – ha spiegato ancora il commissario del Parco delle Serre – Negli ultimi anni poi ha avuto anche un risvolto dal punto di vista promozionale importante. Il Parco oggi ha una sua identità, si propone come area di turismo sostenibile a livello internazionale, ha realizzato operazioni importanti come l’insediamento del cervo italico, la costruzione di strutture che lo rendono ancora più fruibile. Siamo soddisfatti ma non appagati, perché siamo coscienti che c’è tanto ancora da fare, consapevoli che quello che abbiamo intrapreso è il percorso giusto, che renderà a questo territorio la giusta attenzione anche da parte dei media internazionali».
Disponibile ad ogni quesito, compresi quelli scaturiti dagli interventi del pubblico, partecipe ed interessato, che hanno animato il dibattito, il commissario non è sfuggito alla problematica riguardante la normalizzazione dell’Ente con la nomina di un presidente e relativo consiglio c’amministrazione evidenziando, però, l’esigenza di modificare la legge che regola la composizione degli organi amministrativi. Ha annunciato che è stata ottenuta la certificazione per il turismo europeo, ha riconosciuto che negli ultimi anni sono state ottenute nuove risorse finanziarie, ma ha ammesso che resta aperta la questione relativa alla stabilizzazione degli operatori del Parco.
Quanto ai progetti futuri, Grillo ha espresso l’intenzione raggiungere l’obiettivo di farlo diventare Parco nazionale, di dare vita ad un Museo della biodiversità, di recuperare il Kursaal (storico locale posto nel cuore di Serra San Bruno) consentendone la piena fruizione alla comunità.
È un futuro ricco di idee e progetti quello che ha in mente il Commissario del Parco delle Serre, Alfonso Grillo.