Fa parte della della rete di Comunità Progetto Sud di Don Giacomo Panizza
Una denuncia non troppo velata quella di Antonio Rocca, presidente della Cooperativa sociale Ciarapanì, ente della rete di Comunità Progetto Sud, presieduta da don Giacomo Panizza, dopo la scoperta dei danni provocati alle apparecchiature di videosorveglianza da essa gestite, che si trovano nell’area parcheggio dell’ospedale di Lamezia terme.
La Cooperativa è impegnata da anni nell’offrire servizi senza fini di lucro per promuovere l’integrazione sociale delle persone svantaggiate. Attraverso la gestione di parcheggi e servizi di manutenzione, si dedica a migliorare la qualità della vita delle persone e contribuire alla crescita sostenibile delle comunità locali, forse proprio per questo dà fastidio a chi invece pensa di di gestire in altri modi che potremmo definire poco legali, la cosa pubblica.
Rocca ha trovato alcuni frammenti dalle costose apparecchiature di videosorveglianza, sparsi a terra, lungo il percorso che dal parcheggio gestito dalla cooperativa nell’ospedale di Lamezia Terme, va verso il limitrofo campo rom di Scordovillo.
“Come i sassolini di Pollicino” ha spiegato “le tracce lasciate sono evidenti, spudorate” e che “insinuano istintivamente il pregiudizio che qualcuno del campo rom, da sé o insieme ad altri, possa aver procurato questi ingenti danni come avviene da tempo a Lamezia Terme e Catanzaro, a Gioia Tauro e Reggio Calabria e anche altrove”.
Ma un dubbio nasce spontaneo perché alcuni appartenenti alla comunità rom avrebbero procurato un danno simile ad altri rom che lavorano nella cooperativa sociale, la risposta per il momento non è ancora data da sapere ma una cosa è certa, il danno ammonta ad oltre 45 mila euro in totale oltre ai 300 euro che erano nella cassa.