È il risultato di un sondaggio che l’Osservatorio socio-politico Hokuto ha realizzato pochi mesi fa
Odiatori!
Sorprendentemente (ma poi, davvero è così sorprendente?) una maggioranza di italiani si scopre odiatore. E, tra le figure di maggiore carisma, di leadership, riconoscono il manager.
È il risultato di un sondaggio che l’Osservatorio socio-politico Hokuto ha realizzato con l’intento di cogliere la percezione degli italiani riguardo la leadership e lo stato d’animo della popolazione. Il sondaggio, condotto tra il 20 e il 24 giugno 2024, ha coinvolto 3.000 italiani maggiorenni, selezionati attraverso un campionamento misto che ha unito telefonia fissa, mobile e un panel web.
La domanda centrale si focalizzava su una tematica cruciale: quale tipo di leader è considerato il più valido dagli italiani. L’indagine ha permesso di esplorare le aspettative e le percezioni che il pubblico ha nei confronti della leadership, in un momento di grande fermento politico.
Dunque, alla domanda “Ci sono diversi modi di essere leader. Il leader che consideri più valido si comporta come un…”, i risultati sono stati vari e hanno tracciato un quadro interessante su come gli italiani immaginano la leadership:
- Manager. È questa la figura che si piazza al primo posto, con il 39.2% Il Manager viene considerato un tipo di leader organizzato, pragmatico, focalizzato sui risultati e sulla gestione efficiente delle risorse, che probabilmente rispecchia il desiderio di stabilità e competenza in un periodo storico di incertezza economica.
- Maestro. È al secondo posto, con il 28.1%, valutato come un leader che si propone quale guida, capace di trasmettere conoscenza e valori. Questo risultato riflette il bisogno di leadership empatica e formativa, in grado di educare e ispirare la società.
- Allenatore. Questa figura viene scelta dal 15.1% degli intervistati. Suggerisce l’apprezzamento per un leader che lavora a stretto contatto con la propria squadra, stimolando motivazione e gioco di squadra.
- Salvatore. Al quarto posto, con il 9.7%, troviamo il Salvatore, una figura più idealizzata e quasi messianica, che sottolinea un desiderio di essere “salvati” da situazioni complesse.
Le altre categorie di leader che hanno ottenuto percentuali minori sono: il Principe (4.8%), il Complice (1.9%), il Tecnocrate (0.6%); mentre le figure più manipolative come il Sobillatore (0.1%) e il Manipolatore (0.4%) sono risultate praticamente irrilevanti.
La grande sorpresa, però, è giunta dalla seconda domanda, quella che ha inteso indagare come gli italiani si percepiscono rispetto al contesto sociale attuale, chiedendo agli intervistati di identificarsi in una delle seguenti categorie:
- Odiatore: sorprendentemente, il 22.1% degli intervistati si è identificato come Odiatore, una percentuale preoccupante che indica un sentimento diffuso di rabbia e frustrazione, probabilmente legato a tensioni socio-politiche e difficoltà economiche.
- Guerriero: si sente il 20.6% rappresentando una parte della popolazione determinata a lottare e resistere contro le avversità.
- Pragmatico: si attesta in un consistente 13.2% riflettendo un approccio concreto e realistico alla vita quotidiana.
- Divanista: l’11.4% degli italiani ha ammesso di identificarsi in questa definizione ironica che denota una certa passività o mancanza di coinvolgimento attivo nel contesto sociale.
- Vittima: ben l’8.2% di italiani si vedono come Vittime, segno di un senso di impotenza o di sopraffazione in un momento storico complesso.
Altri risultati includono la categoria degli Illuminati (7.3%) e dei Radical Chic (0.6%), a dimostrazione che una piccola parte della popolazione si identifica con ideali più elevati o con un approccio elitario alle questioni sociali.
Il sondaggio realizzato, come dicevamo, dall’Osservatorio socio-politico Hokuto fornisce, dunque, uno spaccato interessante della società italiana che nella maggioranza degli intervistati mostra di desiderare una leadership pratica, rappresentata, appunto, dalla figura del Manager, pur non mancando il bisogno di una guida morale e ispirazionale, incarnato dal Maestro.
A livello personale, poi, l’Italia sembra divisa tra sentimenti di rabbia e di frustrazione, con un preoccupante 22.1% che si identifica come Odiatore, e una fetta di popolazione che invece si percepisce combattiva, come un Guerriero. Sono risultati chiare ed indicativi di un periodo di forti polarizzazioni e di difficoltà, ma anche di una voglia di cambiamento.