Una serata magica presso il Castello di Vibo Valentia sede del Museo Archeologico Statale “Vito Capialbi”
Quest’anno la Guardia di Finanza ha compiuto 250 anni dalla sua fondazione; all’inizio era una legione di truppe leggere che aveva compiti di difesa militare e vigilanza finanziaria dei confini del Regno di Sardegna, cento anni dopo adotta il simbolo che ancora oggi ne contraddistingue l’identità, le “Fiamme Gialle” arrivando negli anni venti del secolo scorso alla nascita della Polizia Tributaria Investigativa che negli anni si trasforma in Polizia Economico – Finanziaria fino a giungere al 2017 dove, grazie alla sua tradizione anche marinaresca, gli vengono attribuiti, in via esclusiva, i compiti di Polizia del Mare.
In occasione di questa importante ricorrenza, il corpo della Guardia di Finanza ha intrapreso un lungo viaggio per l’Italia, facendo tappa in moltissime località, non solo per promuovere la sua l’immagine che, ancorata ai propri valori fondanti e alle proprie tradizioni, è in grado di innovarsi anche attraverso strumenti e dotazioni sempre più avanzati, ma anche per far conoscere le attività del servizio prestato che va dal contrastare i traffici illeciti, fino a garantire la sicurezza economico-finanziaria, vigilare e sorvegliare dall’alto.
A Vibo Valentia questo intento si è sviluppato su più fronti, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” è stata inaugurata la mostra “SINUS VIBONENSIS Un Mare di Storia”, insieme all’Ambito Territoriale dell’Ufficio Scolastico Regionale ha avviato un concorso denominato “AmbientAzioni: a scuola di legalità con la Guardia di Finanza”, riservato agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado dell’intera provincia ed infine, grazie all’Orchestra di Fiati del Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca”, ha offerto un concerto che si è concluso con l’Inno di Mameli.