In un’analisi pubblicata su Il Sole 24 Ore emerge che un ragazzo del Sud Italia su due, al termine del primo o del secondo ciclo di istruzione, non raggiunge il livello minimo di competenze (livello 3) in italiano e matematica.
Crotone con il 63,1%; Salerno con il 62,5%; Napoli con il 61,6 %; Agrigento con il 60,4%; Caltanissetta con il 59,9%; Cosenza con il 57,8 %; Enna con il 57,3 % e Reggio Calabria con il 56,9% sono le province italiane dove ci sono più studenti e studentesse con competenze inadeguate in italiano in quinta superiore, e la Calabria può vantare del primato negativo con ben 3 province su 8 con il segno meno.
È quanto è emerso dai test invalsi 2023-2024 grazie ad un’analisi pubblicata su Il Sole 24 Ore dove viene fuori che “un ragazzo del Sud Italia su due, al termine del primo o del secondo ciclo di istruzione, non raggiunge il livello minimo di competenze (livello 3) in italiano e matematica”.
Nel periodo post Covid, dal 2019 al 2023, i dati avevano evidenziato un generale abbassamento del livello di preparazione degli studenti italiani con marcate carenze soprattutto in italiano e matematica, negli anni a seguire, però le regioni del nord hanno saputo reagire meglio di quelle del centro sud dove in alcuni casi la percentuale di studenti al di sotto del livello minimo supera il 60%. In media, il 40,1% degli studenti di terza media e il 42,2% dei diplomati non possiede competenze adeguate. Nel Mezzogiorno queste percentuali salgono rispettivamente al 45,9% e al 51,7%. La situazione è ancora più critica in matematica, con il 54,7% degli studenti di terza media e il 58,5% dei diplomati del Sud al di sotto del livello base, con un ritardo di 16 e 22 punti percentuali rispetto al Nord.
Sondrio e Lecco si distinguono per il minor numero di studenti con competenze inadeguate, mentre Crotone e Sassari presentano le percentuali più alte.