I tre erano stati raggiunti dalla misura della custodia cautelare, uno in carcere, uno ai domiciliari e un altro indagato a piede libero, emesse dalla DDA
La recente Operazione Nemesis della DDA che ha portato all’arresto di dieci persone (8 in carcere e 2 ai domiciliari) per i reati, di “associazione a delinquere di tipo mafioso” “scambio elettorale politico-mafioso”, “concorso esterno in associazione mafiosa”, “furto aggravato dal metodo e dalla finalità mafiosa, sta avendo ripercussioni anche sulla vita amministrativa del comune di Casabona visto che tra le persone che avevano ricevuto il provvedimento cautelare figuravano anche il sindaco, il suo vice e un assessore.
Ora i tre hanno deciso di rassegnale le loro dimissioni, l’assessore Anselmo De Giacomo, ai domiciliari per voto di scambio, dopo aver ottenuto il permesso dal giudice, ha presentato le sue dimissioni di persona; stessa cosa ha fatto il vicesindaco Leonardo Melfi, indagato a piede libero, per loro la decisione diventa così irrevocabile.
Il sindaco Francesco Seminario, in carcere per l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio, invece, le ha protocollate inviandole dal carcere. In assenza di qualsiasi altro provvedimento da parte della Prefettura di Crotone, si dovranno attendere 20 giorni dalla presentazione per poter dichiarare la decadenza del consiglio e nominare un commissario che dovrà gestire il Comune fino alle prossime elezioni.
In particolare le motivazioni che hanno portato alle dimissioni dell’assessore De Giacomo sono da collegarsi alla possibilità di chiedere attraverso il Tribunale del Riesame la revoca dei domiciliari disposti dal gip per evitare l’inquinamento delle prove, un po’ che è successo al governatore della Liguria che solo dopo aver rassegnato le dimissioni da presidente della Regione ha visto accogliere l’ennesima sua richiesta di revoca dei domiciliari.