Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 20 ottobre
di Mons. Giuseppe Fiorillo
Carissime/i,
domenica scorsa Gesù ha dato il suo giudizio sul danaro. Oggi ci invita a riflettere su uno dei grandi idoli del mondo: il potere. Il danaro intrinsecamente non è cattivo, come non lo è il potere: dipende dall’uso che ne facciamo. Andiamo al testo della liturgia odierna:
“Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni… E Gesù disse loro: “Che cosa volete che io faccia per voi?” Gli risposero: “Concedici di sedere nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra”… Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: “Voi che sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse ed i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così: ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti: Perché il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. (Marco 10,35-45).
Gesù è in cammino, ultimo viaggio verso Gerusalemme per celebrare la Pasqua.Cammin facendo per ben tre volte annunzia la sua morte e resurrezione. Gli apostoli, i suoi amici, non comprendono e continuano a coltivare l’idea del regno terreno che presto sarà costituito a Gerusalemme. Ora ,due di loro, Giacomo Giovanni, chiedono a Gesù i posti più importanti, sedere a destra e a sinistra, in altre parole, avere i ministeri più prestigiosi nel nuovo regno. Chi sa quali fantasie popolavano le loro teste! Essere ministri importanti del nuovo regno, fare quello che piace, avere tutte le agiatezze, prendendosi delle rivincite su torti subiti…
All’ udire le richieste dei due gli altri dieci si indignano, creando confusione e rottura. Gesù resta in silenzio per un po’. Poi li chiama a sé, compone i litigi ed a loro ed a noi lascia un messaggio forte sul potere che può portare morte o vita.
Potere-morte:
“Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi li opprimono”.
Principale nemico di una pacifica convivenza tra i popoli è il mito del potere assoluto, incarnato in uomini, alle volte, senza scupoli e senza morale. Questo mito genere guerre,arma un popolo contro un altro popolo per avere più spazi,crea barriere doganali, impoverisce i popoli più deboli, depredandoli delle loro ricchezze naturali. Ed è così che, a causa di questi soprusi, si crea un nord del mondo sempre più ricco, a discapito di un sud che gronda sangue e lacrime. Contro questo potere che è contro l’uomo Gesù alza forte la voce e condanna tutti gli abusi politici e religiosi,dei quali Lui stesso ne è stato una vittima sacrificale.
Potere- vita.
“Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande sarà tra voi il vostro servitore, e chi vuole essere il primo sarà tra voi schiavo di tutti”.
Il vangelo al potere-dominio oppone il potere servizio: un potere per gli altri non su gli altri.
Facciamo attenzione, però, perché la nostra mente può crearsi un piccolo trono sul quale sedersi per dettare leggi e condannare chi non è d’accordo con noi. Nella famiglia, nella scuola, nella parrocchia, nelle associazioni, si manifesta la tentazione di dominio di qualcuno sugli altri a discapito di un dialogo costruttivo, anche se faticoso.
Il vangelo di Gesù non esclude il desiderio delle persone a volere essere più importanti, a desiderare e raggiungere cariche elevate, ma precisa, nello stesso tempo, che il tutto deve essere a vantaggio della comunità. Quando si lavora per la comunità tutto va meglio. Più che le cose noi dobbiamo mettere al centro le persone. Questo del resto è lo stile di Gesù: mettere al centro le fragilità.
Vediamo qualche esempio. Nella sinagoga di Cafarnao quando gli portano un paralitico Lui interrompe la liturgia del sabato e mette al centro l’ammalato e poi, dopo una piccola esortazione, lo guarisce. E quando gli portano una donna, accusata di adulterio, Lui la mette al centro della folla e dice: chi è senza peccato scagli la prima pietra… e la prima pietra cade e le altre pietre cadono tutte per terra e la donna é salva. O quando gli presentano dei bambini per benedirli Lui prende il più piccolo, lo mette al centro e lo propone come esempio per raggiungere nuovi orizzonti: “Se non diventerete come questo bambino…”.
Sempre Gesù a servizio della gente!
Anche per noi, un servizio sincero e gratuito è sale che dà sapore alle relazioni che si vivono in fraternità; è luce che splende negli angoli più remoti del cuore umano; è piena gratificazione per chi dà una mano per sollevare un fratello caduto per terra, per chi dà una parola di conforto a chi è nella disperazione più nera, per chi dà uno sguardo benedicente a chi si sente escluso dalla compagnia degli uomini.
Buona domenica. Ricordiamoci che vero servizio è quello di emancipazione, di liberazione, di risveglio della parte migliore delle persone.
Don Giuseppe Fiorillo.