Itinerari di vacanza suggeriti dalla blogger nel settore dei viaggi e delle crociere per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
Maceió coltiva il sogno di tanti che cercano sole e spiaggia. L’incantevole bellezza della costa nasconde però, l’identità culturale di Maceió.
Dietro i bellissimi edifici sul lungomare si trovano diversi musei, memoriali, gallerie d’arte, chiese ed edifici secolari che rafforzano la sua identità di destinazione culturale.
Lo storico quartiere di Jaraguá offre diversi motivi che dimostrano la grandiosità del territorio. Attraverso magazzini, aree di bellissimi edifici antichi che fanno rivivere la memoria della gente di Maceió.
Il quartiere più importante di Maceió. Grazie alla sua baia tranquilla, le navi iniziarono ad ancorare nella regione a partire dal XVII secolo, alla ricerca della principale materia prima prodotta nel nord-est del Brasile, lo zucchero. La sua architettura è rimasta praticamente intatta, ci sono diversi magazzini e case a schiera che hanno resistito alla prova del tempo, registrando la grandiosità della canna da zucchero e delle attività commerciali del quartiere. Quelli più avanzati e spaziosi, installati in Rua da Alfândega, si sono distinti per la raffinatezza delle attrezzature.
A Jaraguá troveremo molta storia e monumenti che rendono il quartiere un simbolo della città di Maceió.
La prima delle piazze a diventare una piazza a Maceió è stata Largo do Pelourinho. Spazio che segna l’emergere della città dallo zuccherificio che esisteva nella zona della piazza e che si chiamava Massayó.
La cappella del villaggio è stata sostituita dall’attuale Chiesa Madre, la cui pietra fu posta nel 1840. La configurazione della piazza, disegnata con dodici palme in fila, che indirizzano lo sguardo alla chiesa e alla statua in mezzo al prato, e agli alberi nello spazio delimitato dalla ringhiera in muratura, continua nella sua disposizione fino ai giorni nostri.
A quel tempo, la sede del Palazzo del Governo si trovava vicino a questa piazza, intorno al luogo chiamato “Boca de Maceió”, attualmente Praça dos Palmares, in un edificio di tre piani.
Nel 1815 Maceió gareggiò con circa otto villaggi per il primato di sede del nuovo governo provinciale creato da D. João VI nel 1817, dopo l’emancipazione politica del Pernambuco, dando origine al Capitanato di Alagoas. La disputa era accanita: quattro villaggi erano marittimi, uno lacustre, uno fluviale e due mediterranei. Fu scelta l’attuale città del maresciallo Deodoro che ne rimase capitale fino al 1839.
Maceió in pieno sviluppo, grazie al porto marittimo di Jaraguá, ricevette definitivamente nel 1839 lo status di capoluogo della Provincia di Alagoas. Da quel momento in poi Maceió iniziò un’era di formazione della sua identità, fortemente segnata dalla cultura dello zucchero.
Quando Maceió iniziò a distinguersi, non era ancora una città, ma piuttosto un quartiere che si distingueva per il fiorente commercio al dettaglio che emergeva tra i due importanti porti dell’epoca, Levada e Jaraguá.
Ancora limitata, la località cominciò a svilupparsi per soddisfare le esigenze dell’epoca, che dipendevano da tutto ciò che veniva prodotto nell’interno.
In questo movimento il commercio diventa importante per l’emersione e lo sviluppo del territorio, favorito dall’interesse di persone alla ricerca di opportunità diverse. Con ciò inizia il popolamento dello spazio favorito dagli edifici che nel tempo hanno costituito l’architettura dello spazio abitato fino ad oggi.