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Per essere davvero cittadini liberi bisogna crescere guerrieri, non parassiti

banca lavoro

&NewLine;<p><strong><em>Riflessioni in una calda domenica d&&num;8217&semi;autunno&&num;8230&semi; ripensando al recente report del centro studi della CGIA di Mestre<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Maurizio Bonanno<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Moriremo di burocrazia&excl;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È di pochi giorni fa la notizia relativa ad una ricerca della CGIA di Mestre che anche noi abbiamo pubblicato<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-wp-embed is-provider-vivipress wp-block-embed-vivipress"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<blockquote class&equals;"wp-embedded-content" data-secret&equals;"77Xqy1BueM"><a href&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;2024&sol;10&sol;30&sol;le-amministrazioni-pubbliche-piu-virtuose-in-italia-sono-ubicate-a-trento-trieste-e-treviso-quelle-meno-a-caltanissetta-crotone-e-vibo-valentia&sol;">Le Amministrazioni pubbliche più virtuose in Italia sono ubicate a Trento&comma; Trieste e Treviso&period; Quelle meno a Caltanissetta&comma; Crotone e Vibo Valentia<&sol;a><&sol;blockquote><iframe class&equals;"wp-embedded-content" sandbox&equals;"allow-scripts" security&equals;"restricted" style&equals;"position&colon; absolute&semi; visibility&colon; hidden&semi;" title&equals;"&&num;8220&semi;Le Amministrazioni pubbliche più virtuose in Italia sono ubicate a Trento&comma; Trieste e Treviso&period; Quelle meno a Caltanissetta&comma; Crotone e Vibo Valentia&&num;8221&semi; &&num;8212&semi; ViViPress" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;2024&sol;10&sol;30&sol;le-amministrazioni-pubbliche-piu-virtuose-in-italia-sono-ubicate-a-trento-trieste-e-treviso-quelle-meno-a-caltanissetta-crotone-e-vibo-valentia&sol;embed&sol;&num;&quest;secret&equals;ytL6oZPINK&num;&quest;secret&equals;77Xqy1BueM" data-secret&equals;"77Xqy1BueM" width&equals;"500" height&equals;"282" frameborder&equals;"0" marginwidth&equals;"0" marginheight&equals;"0" scrolling&equals;"no"><&sol;iframe>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>attraverso la quale si scopre &lpar;si scopre&quest;&rpar; che la nostra Pubblica Amministrazione &lpar;PA&rpar; è tra le peggiori d’Europa nell’offerta dei servizi pubblici digitali&period; I&nbsp&semi;tempi medi per il rilascio dei permessi&nbsp&semi;e delle autorizzazioni sono tra i più elevati&period; Insomma&comma; carte&comma; timbri&comma; moduli da compilare e attese agli sportelli sono vissuti dagli imprenditori come dei veri e propri incubi&comma; mentre per tanti cittadini&comma; quando ci si deve interfacciare con la macchina pubblica spesso si scivola in un profondo stato di angoscia&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questi&nbsp&semi;disservizi&comma; purtroppo&comma; hanno una&nbsp&semi;ricaduta economica&nbsp&semi;spaventosamente elevata&period; Elaborando alcuni dati pubblicati dall’OCSE&comma; per le nostre Pmi il costo annuo ascrivibile all’espletamento delle procedure amministrative è di&nbsp&semi;80 miliardi di euro&period; Praticamente una tassa nascosta da far tremare i polsi che ogni anno grava sulle imprese italiane a causa del cattivo funzionamento della nostra burocrazia che &&num;8211&semi; avvolta da un coacervo di leggi&comma; decreti&comma; ordinanze&comma; circolari e disposizioni varie &&num;8211&semi; rende sempre più difficile il rapporto tra le imprese e la Pubblica amministrazione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Una caratteristica tutta italiana che qualsiasi osservatore esterno farebbe fatica a immaginare che in un Paese la PA possa rappresentare un ostacolo&comma; anziché un elemento di sostegno e di crescita economica&period; Ma in Italia&comma; purtroppo&comma; le cose stanno diversamente rappresentando&comma; senza dubbio alcuno&comma; una storica prerogativa tutta italiana&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Se mai qualcuno avesse un dubbio su questa affermazione&comma; basterà raccontare una vicenda&comma; semplice quanto emblematica&comma; di quanto è accaduto poco tempo fa in un ufficio postale della nostra benamata Italia&period; E sia chiaro – non in un piccolo centro di periferia del cosiddetto arretrato sud Italia&comma; ma di una città del Nord&comma; la cui fama di efficienza avrebbe dovuto rappresentare un punto di riferimento di ben altro significato&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A riferirlo&comma; un utente &lpar;o cliente&comma; come si usa dire adesso non considerando affatto che comunque si tratta di un servizio pubblico offerto da un’azienda che&comma; sia pure privatizzata&comma; opera su concessione statale ed in continuità con le vecchie Poste statali che hanno rappresentato un punto di riferimento nell’Italia post-bellica&rpar;&comma; che doveva ritirare una raccomandata&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La persona che ci ha riferito l’accaduto&comma; volendo essere un cittadino attento aveva pensato bene di venire incontro alle difficoltà che stiamo vivendo tutti in merito ai tempi contingentati ai quali siamo costretti giornalmente&comma; per cui si era attivato secondo il buon utilizzo delle attuali tecnologie per evitare code e perdite di tempo&colon; si era prenotato tramite il servizio online ottenendo l’appuntamento ad un orario ben preciso&period; L’utente in questione&comma; evidentemente più efficiente dell’efficienza tecno-burocratica dei nostri uffici pubblici&comma; si presenta nell’ufficio postale con alcuni minuti di anticipo cogliendo la felice coincidenza che in quel momento gli sportelli erano liberi avendo smaltito la relativa coda&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ed è qui che accade l’imponderabile&colon; la solerte impiegata nell’accogliere l’utente&sol;cliente si accorge che egli è in anticipo e con tono deciso senza possibilità di replica intima al malcapitato&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;è in anticipo&comma; non la posso servire&excl;”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La sorpresa è straordinaria&comma; al limite del credibile&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;Ma come&quest; Non c’è nessuno in coda&quest; Proceda&comma; così si guadagna tempo entrambi”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2024&sol;11&sol;ufficio-postale-conto-corrente&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-23763"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Impossibile&colon; non si può procedere&period; La solerte impiegata intima&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;Torni indietro&comma; prenda un nuovo ticket e si rimetta in coda”&comma; considerato che nel frattempo altri avventori erano sopraggiunti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non fosse una storia vera&comma; sarebbe da annoverare come un racconto della migliore commedia all’italiana&colon; è il paradosso della burocrazia italica che si pasce e prolifica grazie a solerti funzionari ed impiegati che non sanno&comma; non vogliono&comma; non possono applicare le regole del buon senso&comma; oggetto misterioso e non contemplato da leggi&comma; decreti&comma; ordinanze&comma; circolari e disposizioni varie&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È il destino di un’Italia che mai si è scrollata di dosso il retaggio sabaudo-borbonico con il quale si costruì la nazione&period; Sopravvive cioè quella visione del passato distratta e rassicurante per le italiche coscienze che il burocrate possa passare le giornate in ufficio come assiso sul trono&comma; in una pittoresca e tragica rincorsa verso sempre più dispotici ed estemporanei capricci&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Si tratta del perpetuarsi di quel modello gerarchico&comma; di stretta aderenza tra i vari livelli della piramide&comma; nel quale il livello inferiore obbedisce ciecamente a quello superiore e tutti&comma; secondo uno schema discendente&comma; sono tenuti ad obbedire al livello supremo&comma; al vertice politico-amministrativo&period; Un apparato senza autonomia&comma; né responsabilità propria&period; Caratterizzato da quelli che il buon Cavour chiamava &OpenCurlyDoubleQuote;i rotismi amministrativi”&period; Ovvero i rotismi&comma; cioè i meccanismi&comma; i gangli di un congegno&period; L’amministrazione come macchina&comma; la burocrazia come cieco apparato esecutore del comando&semi; dunque&comma; corpo obbediente&comma; gerarchicamente subordinato&comma; militarmente addestrato ad eseguire senza porsi domande&comma; senza avventurarsi in soluzioni diverse anche se solo momentanee&comma; come una realtà impersonale e oggettiva&comma; perciò stesso dominata dall’autoritarismo gerarchico&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ci si può liberare da un simile accrocco&quest; Come reagire ad una tale&comma; sia pure ineccepibile&comma; rigidità mentale &lpar;perché&comma; sia chiaro&colon; l’impiegata formalmente ha avuto ragione&excl;&rpar;&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Se vogliamo chiederci quale sia l&&num;8217&semi;ostacolo principale al rilancio della crescita in Italia&comma; dobbiamo indirizzare la nostra attenzione sul peso morto rappresentato da una macchina burocratico-amministrativa incompatibile con le esigenze di un Paese moderno&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Abbiamo la forza&comma; la volontà di recidere il cordone ombelicale che ancora impone questo pericoloso legame con uno Stato pachidermico che per la sua sopravvivenza si sta ormai mangiando i suoi stessi figli&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Recuperando uno dei tanti paradossi che costellano la quotidianità del nostro vivere&comma; torna alla mente una vecchia considerazione&colon; ′′I tempi difficili creano uomini forti&comma; gli uomini forti creano tempi facili&period; I tempi facili creano uomini deboli&comma; gli uomini deboli creano tempi difficili&&num;8221&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Molti non capiranno&comma; ma il punto è che per essere cittadini&comma; cittadini liberi&comma; bisogna crescere guerrieri&comma; non parassiti&&num;8230&semi;<&sol;p>&NewLine;

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