Ancora una volta, in assenza di un’opposizione attiva in Consiglio comunale, tocca agli ex amministratori denunciare presunti errori nella gestione della cosa pubblica a Vibo Valentia
Ai nostalgici di un modo di intendere la vita pubblica torna in mente che la principale regola di una democrazia sta nel fatto che ci ottiene la maggioranza dei voti ha il dovere di governare e chi ne ha preso meno ha il dovere di comporre quella che viene denominata “opposizione”. Opposizione non nel senso che ci si mette di traverso a prescindere, preconcettualmente, ma perché si è chiamati a vigilare, verificare, fare le pulci a chi governa affinché anche il più piccolo errore, una trascuratezza, una superficialità, una svista, siano denunciati per il bene della comunità, siano individuati e posti all’attenzione per le dovute correzioni, perché la città sia governata nel migliore dei modi per il bene di tutti, che si sia parte della maggioranza o dell’opposizione. Perché si è tutto cittadini e il mandato che gli eletti assumono è di rappresentare l’interesse generale, il bene della comunità, pur nella diversità di vedute, quella che fa la differenza e differenzia (il giusto di parole in questo caso è voluto) il modo di agire e, dunque, di governare.
È il sale della democrazia. È il seme che consente di concepire e coltivare una società che possa crescere sana. O, più semplicemente, la regola del gioco, quella indispensabile, per poter giocare.
Sta accadendo a Vibo Valentia, qualcosa di non preventivato, al limite del paradosso. I consiglieri che siedono nei banchi dell’opposizione (e sono giustamente “rimborsati” per svolgere questo compito) appaiono inattivi, distratti, più propensi a “fare melina” si direbbe in gergo sportivo, piuttosto che incalzare l’esecutivo, piuttosto che coglierne l’errore, la svista, quando non addirittura il presunto bluff. E così, a sopperire a questa “melina”, a questa sorta di stand by, ci stanno pensando gli ex amministratori, ovvero quegli assessori che hanno governato la città durante il quinquennio Limardo, quando non addirittura la stessa ex sindaco in persona. Sono loro che richiamano all’attenzione, rintuzzano, puntualizzano, reclamano realizzandosi in questo modo l’anomalia di assistere ad un confronto che sostituisce le tipiche interrogazioni al sindaco ed agli assessori, con comunicati stampa, cambiando così quello che in altri tempi ed in altre realtà sarebbe stato lo scenario ovvio di una seduta di Consiglio comunale.
Se ieri è toccato all’ex assessore Bruni, oggi è il turno dell’ex vicesindaco Pasquale Scalamogna. L’argomento è il trasporto pubblico locale urbano.
“Debbo dire – esordisce – che avevo provato una certa soddisfazione, anche se avrei preferito arrivarci io, per l’annunciato avvio del “Trasporto Pubblico Locale Urbano”. Poi, però, avendo letto i commenti social di un corposo numero di cittadini, sono andato a cercare, sul sito del Comune, la pagina “Trasporto urbano, orari e fermate”, pubblicata in data 18.10.2024, e mi sono reso conto che si è tornati indietro di almeno due anni. Le tabelle orarie proposte non sono, infatti, quelle che, in sinergia tra gli uffici delle Ferrovie della Calabria (FdC) e del Comune, erano state definitivamente elaborate in data 31.10.2023, ma quelle originariamente trasmesse da FdC il 24.10.2022 quale base di lavoro”.
Ed ecco che, sostituendosi di fatto al compito che spetterebbe ad un consigliere comunale (d’opposizione), Scalamogna diligentemente si attiva per: “Le verifiche che ho sentito di dover effettuare sul territorio”; verifiche che, spiega: “mi hanno consentito di constatare che, in effetti, non è stata completata l’istallazione delle paline di fermata, che, si ricorda, a seguito della precisa mappatura degli 8 percorsi urbani, dovevano essere di numero pari a 128, infatti, risultano essere state installate, complete di segnaletica orizzontale e, in alcuni casi, con la fattiva collaborazione dell’allora Assessore Katia Franzè, anche della pensilina, solo le prime 50 consegnate da FdC in data 03.10.2023, ma non quelle che, richieste con nota prot. n. 3879 del 23.01.2024 e sollecito prot. n. 32447 del 17.06.2024, necessitavano per la completa indicazione di tutte le rimanenti fermate del Trasporto Pubblico Locale Urbano, specie nelle frazioni”.
Ciò constatato, ecco la denuncia:
- Non si è proceduto alla numerazione dei cartelli di fermata, per come specificatamente previsto nelle tabelle orarie definitive del 31.10.2023;
- Non si è posizionato nelle fermate gli adesivi con “QR code”, che, al momento, per come concordato con FdC, in attesa dell’auspicabile installazione delle paline elettroniche, avrebbero consentito agli utenti il rapido collegamento, attraverso il proprio smartphone, alla pagina del servizio di trasporto pubblico locale presente, appositamente progettata, sul sito di FdC, e, quindi, il reperimento, in tempo reale, delle informazioni sulle linee e gli orari degli autobus in transito da ogni specifica fermata.
- Non sono state, infine, istallate le tabelle cartacee degli orari di transito degli autobus dalle diverse fermate, all’uopo previste a favore, principalmente, della popolazione più anziana, meno avvezza all’utilizzo degli smartphone.
La conclusione cui giunge l’ex vicesindaco Pasquale Scalamogna è conseguenziale: “come detto dai consiglieri di Forza Italia, il nuovo Assessore si è fatta prendere dall’ansia della prestazione, essendo indiscutibile che, senza il completamento del moderno progetto di mobilità pubblica predisposto dall’Amministrazione Limardo, pur se, già da tempo, sono stati acquistati ben cinque nuovi bus elettrici, per la ricarica dei quali sono stati, anche, completati i lavori di alimentazione elettrica delle colonnine posizionate all’interno del deposito delle FdC, continueremo a vederli girare a vuoto per la città e le frazioni. Peccato!”.