Dichiarazione dell’attuale assessore all’Urbanistica che e anche vicesindaco di Vibo Valentia, in risposta a quanto detto da colui che a sua volta è stato vicesindaco
Entrambi assessori all’urbanistica, entrambi vicesindaco; l’uno con Maria Limardo, l’altra con Enzo Romeo. La comunanza del doppio incarico di certo non li ha avvicinati, piuttosto si lanciano l’un contro l’altro.
Succede così che, se ieri è stato Pasquale Scalamogna a lanciare strali contro l’attuale gestione
Oggi è Loredana Pilegi a restituire “pan per foccacia”, come si suol dire, dissotterrando l’ascia di guerra con la quale scrive la sua replica.
“Ho letto, con non poco stupore – esordisce il vicesindaco di Enzo Romeo – le dichiarazioni rilasciate dal precedente assessore all’Urbanistica, attraverso le quali sproloquia di trasporto urbano, ritornato indietro, a suo dire, di due anni. Non è mia abitudine rimarcare le carenze di chi mi ha preceduto, ma essendo stata chiamata in causa non posso fare a meno di intervenire per fare un po’ di chiarezza. L’ex assessore Scalamogna ha avuto modo di mettersi alla prova per ben cinque anni in qualità di delegato all’Urbanistica della nostra città e quindi di cimentarsi con i problemi che oggi puntualmente denuncia, così come del resto fa il centrodestra che ha governato Vibo Valentia per oltre quindici anni. Il bilancio sul suo operato e sulla parte politica che ha sostenuto lo hanno già chiaramente espresso i cittadini lo scorso giugno. Non serve aggiungere altro sui suoi presunti meriti decantati in questi giorni sulla stampa, ma evidentemente non percepiti dai cittadini nei suoi anni di amministrazione”.
Fatta questa premessa, Loredana Pilegi entra nel merito delle osservazioni di Scalamogna: “il mio insediamento risale a fine luglio e tra le prime cose che ho fatto c’è stato proprio affrontare con risolutezza la questione del trasporto pubblico urbano, visto che io stessa ho dedicato, nel corso della precedente consiliatura, molta attenzione a tale problematica. Di fatto ho trovato una situazione stagnante, con i percorsi urbani affidati alla buona volontà di un impiegato (l’unico che se ne è interessato) che aveva iniziato (e ora concluso sotto il mio assessorato) un lavoro encomiabile, ma non applicabile, per una serie di ragioni. Tra queste la mancanza delle paline, che devono segnalare la presenza della fermata, essendone arrivate neppure la metà di quelle necessarie. E l’ex assessore sa bene che Ferrovie della Calabria, su questo punto, è inadempiente. Avendo avuto a disposizione ben cinque anni, e con un’amministrazione regionale a lui favorevole, avrebbe potuto sbloccare questa situazione. Ma l’ex assessore non si è neanche accorto che la dotazione dei chilometri (220.000 annui) non è sufficiente a coprire neanche uno dei percorsi così diligentemente studiati dall’addetto (e dunque non dall’ex assessore in questione).
L’assessore in carica Loredana Plegi aggiunge una consideraizone: “Anche qui, in ben cinque anni, avrebbe potuto recarsi alla Regione nell’assessorato competente e ridiscutere quel chilometraggio. Ma tant’è!”.
Quindi, prosegue: “A proposito delle pensiline, le dobbiamo all’accurata lettura di un capitolato, dove si prevedeva una spesa finalizzata per l’acquisto da parte dell’ex assessore Franzè (e quindi, ancora una volta, non da lui) che è riuscita ad impiantarne tre. Un assessorato, il suo, rimasto fermo per cinque lunghi anni e non solo nell’ambito del trasporto urbano! Non un obiettivo è stato portato a termine, vedi il Piano spiaggia, il superamento dei vincoli urbanistici nel territorio comunale in particolare nelle frazioni marine, la riorganizzazione degli uffici, e altre questioni che sono rimaste totalmente ferme”.
La conclusione suona come un rimprovero: “Quindi, l’ex assessore, in altre parole, ha perso un’occasione per tacere e mantenere così quella compostezza che gli appartiene e lo caratterizza”.