Tra quessti anche un ristorante passato alla cronaca per essere la location dove sono stati celebrati matrimoni tra appartenenti ad importanti e storiche famiglie di ‘Ndrangheta in occasione dei quali, in passato, sono state conferite le nomine alle più alte cariche dell’organizzazione criminale
Questa mattina sono scattai i sigilli al patrimonio di una persona ritenuta al vertice della cosca dei Barbaro di Platì, cosca i cui interessi si estendono dal reggino a tutta Italia e fino all’estero.
A far scattare il provvedimento la Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria che ha eseguito l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni per un valore complessivo stimato in circa 6 milioni di euro.
L’uomo, ha una lunga storia di appartenenza alla ndrangheta certificata già nel lontano 1965 da un decreto di appartenenza ad associazione mafiosa a firma dell’allora Questore di Reggio Calabria, e nei sessant’anni che sono trascorsi è diventato sempre più potente fino a raggiungere il vertice dell’associazione mafiosa rimanendo coinvolto nelle operazioni “Reale”, “Marine”, “Mandamento Ionico” e “Saggezza”, dalle quali è uscito con la condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Le indagini di natura economico patrimoniale scattate dopo le sentenze di colpevolezza hanno permesso di ricostruire le acquisizioni patrimoniali dell’uomo, a partire già dall’anno 1961, e di confrontarle con la sua capacità reddituale ufficiale evidenziando quanto questi due dati siano sproporzionati fra di loro.
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, ha quindi disposto il sequestro del patrimonio al boss, che comprende 5 società con il loro intero patrimonio aziendale, di cui 3 ditte individuali operanti nel settore agricolo, 1 circolo privato e 1 attività di ristorazione, passata alla cronaca per essere stata individuata quale luogo nel quale sono stati celebrati matrimoni tra appartenenti ad importanti e storiche famiglie di ‘Ndrangheta in occasione dei quali, in passato, sono state conferite le nomine alle più alte cariche dell’organizzazione criminale in senso unitario.
Sono stati anche sequestrati 14 immobili di rilevante valore ed imponente dimensione e 40 appezzamenti di terreno nella provincia di Reggio Calabria nonché di altre disponibilità finanziarie.