È quanto scaturito dall’Assemblea Nazionale di Libera, riunitasi lo scorso fine settimana a Sacrofano
L’Assemblea Nazionale di Libera, riunitasi lo scorso fine settimana a Sacrofano (RM), ha espresso forte preoccupazione per gli attacchi alla magistratura italiana, scatenati da una campagna mediatica e da pubbliche dichiarazioni provenienti dai rappresentanti dei più alti livelli di governo e delle istituzioni. Queste accuse, che imputano ai magistrati un uso politico strumentale delle indagini e dei processi, costituiscono una continua opera di delegittimazione che indebolisce uno dei pilastri fondamentali dello Stato di Diritto.
Tutto ciò rappresenta – a giudizio dell’assemblea di Libera – uno scivolamento verso una grammatica estranea alla Costituzione: “Si tratta di un attacco frontale e senza precedenti alla magistratura del nostro Paese, alla sua indipendenza e alle sue funzioni. Siamo di fronte a veri e propri interventi a gamba tesa su provvedimenti e sentenze di magistrati che, nell’esercizio del loro dovere istituzionale, applicano la legge, facendosi guidare dall’unica stella polare da seguire: la nostra Costituzione. È proprio questa indipendenza dai condizionamenti di qualsiasi tipo a costituire la misura dell’autonomia del magistrato”.
“Ribadiamo con forza che la difesa della loro autonomia e indipendenza non è solo sacrosanta, ma rappresenta il fondamento stesso della qualità della nostra democrazia. Attaccare la magistratura significa attaccare le fondamenta stesse della nostra Costituzione. Difenderla è un dovere civile e politico di tutte e tutti – conclude il documento – per garantire il rispetto delle regole e la protezione dei diritti di ogni cittadino”.