Avrebbe esercitato attività professionale extra-moenia non autorizzata presso alcuni studi medici privati, utilizzando l’ecografo donato dalla comunità al reparto ospedaliero che dirigeva
I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un provvedimento della misura cautelare reale e di quella interdittiva del divieto di esercitare la professione medico-sanitaria per la durata di 12 mesi nei confronti di un primario in servizio presso l’ospedale di Locri, indagato per i reati di peculato, truffa a danno dello Stato, false attestazioni e rifiuto di atti d’ufficio.
La vicenda nasce da un’indagine dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Locri che hanno scoperto come il medico, malgrado fosse legato all’A.S.P. di Reggio Calabria da rapporto di lavoro esclusivo, avrebbe esercitato attività professionale extra-moenia non autorizzata presso alcuni studi medici privati, utilizzando l’ecografo del reparto ospedaliero che dirigeva ed attestando falsamente all’Azienda di trovarsi, invece, presso l’Ospedale di Locri per rendere “prestazioni aggiuntive”.
In una specifica circostanza, poi è venuto fuori che il primario, pur essendo in turno di “disponibilità”, si sarebbe rifiutato di intervenire benché chiamato da un altro dirigente medico del suo reparto per aiutarlo a gestire un’emergenza relativa a una paziente.
Le Fiamme Gialle hanno scoperto che il medico sottraeva sistematicamente e per fini personali l’ecografo in dotazione al reparto ospedaliero da lui diretto, tra l’altro donato dalla collettività locrese, infatti quando i finanzieri sono andati per denunciarlo lo hanno sorpreso in flagranza mentre stava visitando un paziente presso un noto studio privato del reggino utilizzando proprio l’ecografo dell’ospedale.
Oltre al divieto di esercitare per 12 mesi il primario ospedaliero ha dovuto subire anche il sequestro preventivo della strumentazione medica nonché della somma di € 40.532,00 visto che lui aveva percepito indebitamente la cosiddetta “indennità di esclusività”, l’emolumento accessorio previsto a favore di tutti i dirigenti medici che scelgono di prestare la propria attività professionale esclusivamente a favore dell’ASP di appartenenza, e anche altre somme per “prestazioni aggiuntive” mai eseguite.