Dopo la soddisfazione della mattina, con i consiglieri regionali Comito e Mammoliti che annunciano la proroga, arriva una fredda nota con cui di comunicano i nomi dei lavoratori che beneficeranno della seppur breve proroga di due mesi: ne mancano 20!
La mediazione dei due esponenti politici vibonesi che ammirevolmente senza distinzione di posizione politica si presentano uniti davanti ad uno dei commissari dell’ASP di Vibo Valentia, sembrava avesse aperto uno spiragli di speranza con l’annunciata proroga di due mesi. Ed invece, era sol un bluff. Un modo elegante per togliersi di torno i politici ed i sindacati per potersene andare a casa in santa (!) pace a festeggiare il capodanno. Un bluff che si scopre nel pomeriggio, quando arriva quella che – opportunamente – i sindacati definiscono: “una fredda nota a firma della Dirigente del Servizio Risorse Umane sono stati comunicati i nomi dei lavoratori che beneficeranno della seppur breve proroga di due mesi”. E si scopre che la proroga non è per tutti, che per venti di questi precari, non c’è più posto: resteranno a casa!.
Quali possano essere le reazioni delle vittime del bluff al momento non è dato sapere, per quanto si possano immaginare: Così come non si hanno notizie dei due esponenti politici raggirati dalle dichiarazioni commissariali (loro, questa mattina, hanno assicurato tutti, non hanno parlato di un elenco chi restava dentro e chi fuori). Sappiamo, invece, come l’hanno pesa i sindacati, con i loro segretari – Luciano Contartese FPCgil, Antonino D’Aloi Cisl FP, Massimiliano Lo Gatto Uil FPL, Giuseppe Gilozzi Nursing Up, Domenico Pafumi Fials, Domenico La Bella Nursind – che hanno firmato un comunicato che appare giusti ed opportuno riportare così come da loro firmato.
“Dopo due giorni di trattative, incontri, manifestazioni e sit-in, quasi tutti gli Infermieri e gli OSS dell’ASP di Vibo si sentono beffati ed umiliati.
Con una fredda nota a firma della Dirigente del Servizio Risorse Umane sono stati comunicati i nomi dei lavoratori che beneficeranno della seppur breve proroga di due mesi. I numeri sono impietosi: quattro OSS su 15 e 13 Infermieri su 25. Tutti gli altri, da domani rimarranno a casa, senza lavoro”.

Prosegue il comunicato dei sindacati: “Cosa sia successo non si riesce a capire. La nota non chiarisce quali criteri siano stati adottati per selezionare i “fortunati” e lasciare fuori tutti gli altri.
Una vergogna tutta Vibonese, vengono mandati a casa senza neanche una spiegazione i famosi “eroi del Covid” che hanno lavorato per 40 mesi e senza nemmeno pensare minimamente agli effetti di questa scelta e ai disservizi che seguiranno soprattutto nell’area emergenza fortemente decimata e al penitenziario visto che anche li vi è personale che ha oltre 36 mesi di servizio e non verrà rinnovato stante le decisioni intraprese
Le Organizzazioni Sindacali che in questi due giorni hanno dato il massimo per sostenere i lavoratori nella loro battaglia per la difesa del posto di lavoro, si dicono sconcertate e sbalordite dalla decisione assunta dall’ASP. Soprattutto alla luce delle dichiarazioni rilasciate questa mattina dagli esponenti politici presenti al sit-in che dopo aver incontrato uno dei Commissari, all’uscita dalla sede dell’ASP, davanti alle telecamere avevano tranquillizzato i lavoratori sul risultato ottenuto e cioè la garanzia del rinnovo per tutti.
A questo punto, non appena possibile, tutti insieme continueremo la lotta al fianco dei lavoratori. Chiederemo un confronto urgente per capire le motivazioni che hanno portato a questa decisione. Poi investiremo della questione l’ASP e la Regione allo scopo di raggiungere un obiettivo molto più importante del semplice rinnovo e che è stato sempre invocato: la stabilizzazione dei lavoratori precari, così come è già avvenuto in tutte le ASP e Aziende Ospedaliere della Calabria. Ormai non c’è più tempo da perdere”.
Come giudicare quanto sta accadendo in questi giorni a Vibo Valentia? Che considerazioni fare?