Questa mattina il sit-in davanti alla sede di via Dante Alighieri ha sortito un effetto accettabile, grazie all’interlocuzione dei consiglieri regionali Michele Comito e Raffaele Mammoliti intervenuti presso la triade commissariale
Dopo la giornata convulsa di ieri con l’improvvisa ed imprevista decisione della terna commissariale dell’Asp di Vibo Valentia di non firmare il rinnovo dei contratti in scadenza, i precari si sono ritrovati questa mattina dinanzi alla sede di via Dante Alighieri per un sit in insieme alle forze sindacali.
L’intervento dei consiglieri regionali Michele Comito e Raffaele Mammoliti, sortisce l’effetto di un incontro con uno dei commissari ed il compromesso che fa tirare un sospiro di sollievo ai circa 20 tra infermieri ed oss. Una soluzione tampone in attesa delle decisioni più importanti che consente si precari ancora sessanta giorni di lavoro garantito.
È lo stesso consigliere regionale Michele Comito ad annunciare la soluzione al termine dell’incontro.
Che cosa sia accaduto di fatto ieri, lo sottolinea con concetti chiari e giudizi forti il consigliere regionale Raffaele Mammoli.
Proviamo, a questo punto, a ricostruire quanto all’improvviso, inaspettatamente, era accaduto ieri, con i25 infermieri, 15 oss e 6 operatori sanitari in servizio presso l’infermeria della casa circondariale che scoprivano che con il nuovo anno andranno a casa per decisione della terna commissariale dell’ASP di Vibo Valentia.
Tutto ciò accadeva alle ore 11, mentre fino alle 10.30 si sapeva che la stessa terna commissariale avrebbe firmato la proroga promessa.
Presi alla sprovvista da un così repentino cambio di programma, ai sindacati non era rimasto altre che chiedere un incontro in prefettura. Ad accoglierli il prefetto Anna Aurora Colosimo, che ascolta, si prodiga, ma al momento nulla, in realtà, avrebbe potuto fare.
Poi, questa mattina, il sit-in dei lavoratori, la presenza dei consiglieri regionali Michele Comito e Raffaele Mammoliti. Quindi, l’incontro con il commissario Miserendino e la soluzioni tampone con la proroga di sessanta giorni.