Una nota da parte della Federazione Provinciale e del Circolo cittadino del partito, che ieri mattina era, tra l’altro, presente al sit-in dei lavoratori con una propria delegazione
C’era anche un corposa delegazione del PD vibonese, ieri mattina al sit in degli operatori sanitari precari davanti alla sede dell’ASP di Vibo Valentia, e, dunque anche loro hanno ascoltato quanto riferito dai consiglieri regionali Comito e Mammoliti che annunciavano la concessione di una proroga di sessanta giorni.
In modo pignolo, la nota del partito elenca i presenti al sit.in con tanto di rispettiva carica: il segretario provinciale Enzo Insardà, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, la portavoce della Conferenza regionale delle Donne Democratiche Teresa Esposito, il presidente del Consiglio Comunale di Vibo Valentia Antonio Iannello, il presidente e il coordinatore del circolo di Vibo Valentia Giuseppe De Grano e Gernando Marasco. Giusto per ribadire, in tutta evidenza, che tutti i presenti avevano colto un preciso messaggio, poi smentito a poche ore di distanza da un documento ufficiale di un funzionario.
Alla sorpresa, allo sconcerto dei sindacati di unisce anche quello del PD vibonese, che nella nota diffusa premettono che il partito, innanzitutto “rigetta la logica ultra-liberista dei tagli, degli esuberi e del risparmio; men che meno la accetta se è sulla pelle dei lavoratori e sul diritto alla salute dei calabresi. Questi lavoratori e le loro famiglie, dopo diversi anni di servizio ininterrotto e di esperienza maturata, non possono essere mandati a casa con un voltafaccia inaspettato, che porterebbe carenza di personale nelle strutture del vibonese e quindi dei disagi per la cittadinanza tutta”.
Dopo questa premessa, la nota entra nel merito della questione: “La “soluzione” tirata fuori oggi dal cilindro dell’ASP lascia anche noi, come le organizzazioni sindacali, sbalorditi e sconcertati: qual è il senso e quali sono stati i criteri per cui solo 17 lavoratori su 45 beneficeranno di una proroga di due mesi, mentre gli altri sono mandati a casa senza neanche una spiegazione?”
Posti gli interrogativi, la conclusione è una dichiarazione all’azione: “Questi lavoratori che prestano servizio ormai da quattro anni (i cosiddetti “angeli del Covid”), meritano tutti non il semplice rinnovo ma una definitiva stabilizzazione, come previsto dalla normativa dell’Unione Europea; il Partito Democratico si attiverà con tutto ciò che è nelle proprie possibilità e nelle modalità e nelle sedi opportune per ottenere questo risultato, che poi è un diritto di tutta la comunità vibonese”.
Fin qui la nota ufficiale del partito, alla quale questa redazione aggiunge una dichiarazione del consigliere regionale Raffaele Mammoliti, a noi rilasciata appena saputo della determinazione dei commissari dell’Asp poche ore dopo l’incontro avuto in sede: “è veramente assurdo e per niente chiaro quello che sta succedendo – ha affermato Mammoliti – Mi attiverò a partire da subito per chiedere spiegazioni e sollecitare provvedimenti appropriati per il recupero di tutti i lavoratori”.