L’ultimo paziente è stato trasferito al Centro ECMO di Germaneto in condizioni critiche
Durante il periodo COVID abbiamo imparato a conoscere la ECMO, l’ossigenazione extracorporea a membrana (Extra Corporeal Membrane Oxygenation), che consiste in una tecnica che supporta le funzioni vitali mediante circolazione extracorporea, aumentando l’ossigenazione del sangue, riducendo i valori ematici di anidride carbonica (CO2), incrementando la gittata cardiaca ed agendo sulla temperatura corporea. Permette, in condizioni di severa insufficienza respiratoria e/o cardiaca, di mettere a riposo cuore e polmoni vicariandone la funzione ventilatoria e di pompa.
Prima di allora erano pochissimi i centri ECMO in Italia, poi di necessità virtù, ne sono stati istituiti parecchi nella speranza di salvare i pazienti che arrivavano a decine negli ospedali.
Un centro ECMO esiste anche a Catanzaro e da ieri sta ospitando il terzo paziente calabrese che ha contratto il virus H1N1, noto anche come influenza o peste suina, si tratta di un quarantenne residente nella provincia reggina che è stato trasferito in condizioni critiche all’ospedale di Germaneto a Catanzaro.